L’Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche della Casa Bianca (OSTP) rilascerà presto una richiesta pubblica di informazioni (RFI) per saperne di più sugli strumenti di sorveglianza automatizzata utilizzati dai datori di lavoro per controllare, monitorare, valutare e gestire i loro dipendenti. “I datori di lavoro investono sempre più in tecnologie che monitorano e tracciano i lavoratori e prendono decisioni sul posto di lavoro sulla base di queste informazioni”, ha annunciato nei giorni scorsi l’OSTP, secondo cui in alcuni casi queste tecnologie possono essere vantaggiose sia per i lavoratori, sia per i datori di lavoro, ma possono anche creare seri rischi per i primi.

Le risposte a questa RFI saranno utilizzate per informare nuove risposte politiche, condividere ricerche, dati e risultati rilevanti con il pubblico e diffondere le best practice tra i datori di lavoro, le organizzazioni dei lavoratori, i fornitori di tecnologie, gli sviluppatori e altri soggetti della società civile.

Tutela dei diritti dei dipendenti

Il monitoraggio costante delle prestazioni può rappresentare un rischio per la sicurezza e la salute mentale dei dipendenti, ha dichiarato l’OSTP, sottolineando che potrebbe anche portare alla discriminazione e impedire ai dipendenti di formare sindacati. “Il monitoraggio delle conversazioni può dissuadere i lavoratori dall’esercitare i loro diritti di organizzazione e di contrattazione collettiva con i datori di lavoro. Inoltre, se abbinata alle decisioni del datore di lavoro in materia di retribuzione, disciplina e promozione, la sorveglianza automatizzata può portare i lavoratori a essere trattati in modo diverso o discriminati”, ha dichiarato l’OSTP.

Alcune applicazioni di questi sistemi, se abbinate a decisioni sulle condizioni di lavoro, sulla promozione, sulla disciplina o sul licenziamento, possono anche trattare in modo diverso lavoratori altrimenti simili in base alla loro razza, etnia, sesso, religione, età, origine nazionale, salute, disabilità o altri status protetti. “Alcuni sistemi possono anche violare le leggi antitrust e sulla privacy, ad esempio nel caso in cui datori di lavoro utilizzino le tecnologie per ridurre artificialmente i salari”, si legge nella RFI.

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Aumento del monitoraggio automatizzato durante la pandemia

L’OSTP ha osservato che il monitoraggio costante dei dipendenti è aumentato durante la pandemia, quando la forza lavoro è diventata remota. Secondo una ricerca di Gartner, la percentuale di grandi datori di lavoro che utilizzano strumenti di intelligenza artificiale per monitorare la propria forza lavoro potrebbe essere raddoppiata dall’inizio della pandemia, raggiungendo circa il 60%. Questa sorveglianza viene effettuata sia tramite software sui computer dei lavoratori, sia tramite dispositivi elettronici dedicati che i lavoratori indossano o portano con sé.

Attraverso l’RFI, l’amministrazione Biden intende raccogliere:

  • Informazioni sulle esperienze dirette dei lavoratori con le tecnologie di sorveglianza
  • Dettagli da parte di datori di lavoro, sviluppatori di tecnologie e fornitori su come sviluppano, vendono e utilizzano queste tecnologie
  • Best practice per ridurre i rischi per i lavoratori
  • Dati e ricerche pertinenti
  • Idee su come il governo federale dovrebbe rispondere a eventuali rischi e opportunità

L’anno scorso, l’amministrazione Biden ha pubblicato un progetto per una Carta dei diritti dell’intelligenza artificiale, in cui si afferma che gli individui “dovrebbero essere liberi da una sorveglianza incontrollata”. Il progetto sollevava anche preoccupazioni sui possibili danni della sorveglianza continua sui lavoratori, facendo l’esempio del monitoraggio elettronico volto a impedire la volontà dei lavoratori per organizzare un sindacato. L’attuale RFI è un’estensione di quel progetto per approfondire ulteriormente l’uso di sistemi di sorveglianza e gestione automatizzati sul posto di lavoro.