La polizia canadese ha intercettato e decifrato più di un milione di messaggi via smartphone nel corso dell’Indagine “Project Clemenza”, che ha portato all’arresto di sette persone. Non ci sarebbe niente di strano, se non che i dispositivi intercettati e decifrati sono smartphone BlackBerry, noti per la loro sicurezza. L’indagine della polizia canadese, la Royal Canadian Mounted Police (RCMP), è stata condotta tra il 2010 e il 2012, ma le notizie riguardo all’intercettazione dei dispositivi BlackBerry sono state coperte dal silenzio. Almeno fino ai giorni scorsi, come riporta il sito Motherboard, secondo il quale la RCMP sarebbe in grado di leggere tutti i messaggi cifrati sui telefoni Blackberry, purché non siano collegati a un account aziendale.

La chiave universale

BlackBerry cifra tutti i messaggi scambiati tra dispositivi consumer con una signora chiave, la “global encryption key”, che viene inserita in ogni singolo dispositivo durante il processo di fabbricazione. Conoscendo questa chiave è possibile accedere e leggere tutti i messaggi scambiati tra dispositivi BlackBerry da utenti privati. La situazione è diversa per gli account aziendali, perché le imprese possono utilizzare una propria chiave di cifratura, che non è nota a BlackBerry.

Il caso nasce proprio da questo: la polizia canadese è venuta in possesso di questa chiave universale, grazie alla quale è riuscita a intercettare i messaggi di persone sospettate (e poi condannate) di atti criminali.

Nelle tremila pagine di documenti emersi dal Project Clemenza, si legge che la polizia canadese ha un server, a Ottawa, attraverso il quale è in grado di simulare un dispositivo mobile (in questo caso BlackBerry) e decifrare i messaggi che riceve grazie alla chiave di decifrazione.

E’ un fatto che la polizia canadese possedesse questa chiave, ma non è noto al momento come abbia fatto ad averla e fino a che punto BlackBerry abbia collaborato con la polizia federale.

La RCMP e BlackBerry non hanno rilasciato commenti sulla notizia, che apre diverse questioni sulla privacy dei cittadini canadesi (e non solo).