Check Point ha rivelato che nello scorso mese di agosto sia le varianti di ransomware, sia la frequenza degli attacchi malware sono cresciute, con dati precisi sulle varianti più pericolose che hanno attaccato le reti aziendali in quel periodo. Il nostro Paese, sempre durante il mese scorso, ha riscontrato un lieve calo degli attacchi informatici, ma ponendosi al 48esimo posto a livello mondiale è lontano dall’essere al sicuro. Se poi Conficker e JBossjmx sono tra le minacce più diffuse, come nei mesi scorsi, torna a riaffacciarsi anche il pericolo Locky, il ransomware che colpisce le piattaforme Windows.

In agosto il numero di varianti di ransomware attive è aumentato del 12%, mentre i tentativi di attacco ransomware sventati sono aumentati del 30%. Più della metà di tutte le varianti ransomware conosciute il mese scorso ha aumentato l’attività, scalando la classifica dei malware più pericolosi anche di più di 100 posizioni.

Per il quinto mese consecutivo HummingBad è il malware più comunemente usato per attaccare i dispositivi mobili

L’aumento dei ransomware è dovuto alla facilità di estendere questo tipo di attacco a macchia d’olio una volta che ne viene creata una nuova variante. Inoltre questa tendenza evidenzia anche che molte aziende accettano di pagare il riscatto pur di riavere dati riservati. Ecco perché questo tipo di attacco è così interessante e redditizio per i cybercriminali.

Per il quinto mese consecutivo HummingBad è il malware più comunemente usato per attaccare i dispositivi mobili, anche se la frequenza degli attacchi rilevati è diminuita di più del 50%. Le varianti malware uniche attive in agosto sono rimaste simili a quelle dei mesi precedenti, dato che sono rimaste piuttosto diffuse. In generale, la variante più comune è stata Conficker, con il 14% di tutti gli attacchi riconosciuti. Al secondo posto, JBossjmx, responsabile del 9% degli attacchi, e Sality, con la stessa percentuale. In totale le dieci varianti più diffuse hanno causato il 57% di tutti gli attacchi rilevati.

“Dato che i cybercriminali continuano a bersagliare le risorse più delicate delle aziende, il numero di varianti attive di malware è sempre elevato e questo, unito ai metodi d’attacco applicati dalle diverse varianti, dimostra quanto è impegnativa la sfida che le organizzazioni devono affrontare per mettere in sicurezza le proprie reti ed evitare così gli exploit dei cybercriminali” ha dichiarato Nathan Shuchami, Head of Threat Prevention di Check Point.