HP ha annunciato i risultati di Mastering Endpoint Security In A Hybrid World, un nuovo studio commissionato da Forrester Consulting, che evidenzia la necessità per le aziende di adottare una gestione degli endpoint always-on per far fronte alla crescente dispersione della forza lavoro globale. Il 72% delle aziende intervistate ha attualmente un modello di lavoro ibrido e il 75% degli intervistati ha dichiarato che il passaggio a modelli di lavoro remoti e ibridi ha amplificato le sfide operative dell’IT.

L’indagine, condotta su 312 responsabili delle decisioni in materia di IT e sicurezza, mostra che le aziende faticano a bilanciare la gestione delle risorse, la garanzia dell’esperienza utente e la gestione del rischio in un mondo ibrido. Questi i risultati principali dello studio:

  • Le sfide che le aziende devono affrontare nella gestione degli endpoint remoti sono soprattutto garantire la sicurezza dei dati (60%), mantenere aggiornato il software sui dispositivi remoti (55%) e massimizzare l’accuratezza dei database delle risorse (55%)
  • Solo il 42% delle aziende esegue gli aggiornamenti del firmware ogni anno, il 23% li esegue ogni due anni o meno e il 12% li esegue solo “quando sono indispensabili”: ciò aumenta il rischio di vulnerabilità di sicurezza e di problemi di compatibilità
  • Due terzi (67%) degli intervistati affermano che garantire una comunicazione sicura e continua con gli endpoint remoti in un mondo ibrido è una delle principali preoccupazioni del reparto IT della loro azienda
  • Il 50% degli intervistati cita le soluzioni di sicurezza degli endpoint inadeguate come un ostacolo per affrontare le sfide di sicurezza e gestione. Il 54% ritiene che la crittografia fornisca una protezione sostanziale per gli endpoint, ma riconosce che può essere insufficiente, come nel caso in cui l’aggressore abbia accesso fisico al dispositivo.

“Per offrire esperienze IT sicure, efficienti e di facile utilizzo in futuro, le aziende avranno bisogno di un’infrastruttura di gestione degli endpoint always-on in grado di supportare questo nuovo modo di lavorare ha dichiarato Ian Pratt, Global Head of Security for Personal Systems di HP.

Considerando il modo in cui queste sfide possono essere superate, il 75% degli intervistati ritiene che una migliore gestione degli endpoint avrebbe un impatto positivo sulle operazioni aziendali e sull’efficienza complessiva. Le aziende hanno citato la necessità di un monitoraggio e di una gestione più efficiente del software degli endpoint (48%). A tal fine, gli intervistati desiderano funzionalità di backup e ripristino dei dispositivi (55%), automazione dei processi di ripristino dei dispositivi (47%), distribuzione degli aggiornamenti del BIOS (46%) e tracciamento della posizione dei dispositivi (46%). Infine, per migliorare la sicurezza e la gestione degli endpoint da remoto, l’82% degli intervistati sta considerando di investire in soluzioni in grado di geolocalizzare, bloccare e cancellare i PC da remoto.

Un approccio sempre attivo alla gestione del parco macchine è fondamentale per creare un ciclo di vita sicuro dei dispositivi e ottimizzare gli ambienti di lavoro distribuiti, soprattutto in un mondo ibrido come questo. Il monitoraggio continuo degli endpoint e la gestione dei dispositivi in tempo reale aiuteranno le aziende a proteggere i dati sensibili durante gli spostamenti e a ridurre i costi IT riducendo la riparazione o la sostituzione dei PC”, conclude Pratt.