Dell ha annunciato oggi due novità per migliorare la protezione dei propri PC business. La prima riguarda le funzioni della Endpoint Security Suite Enterprise, una suite di sicurezza nata dopo la partnership tra Dell e Cylance che non prevede, come avviene solitamente, l’uso di firme per identificare i malware, ma utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per valutare il comportamento di un software sospetto o di una APT (Advanced Persistent Threat), prevenendo così le infezioni e violazioni della sicurezza dei dati.

Una tecnologia che secondo Dell riesce a identificare meglio i malware e soprattutto gli attacchi zero-day, visto che per questi ultimi non esistono le firme e che quindi i metodi tradizionali non servirebbero per la loro identificazione.

La seconda novità riguarda invece un nuovo livello di protezione software per mettere al sicuro il BIOS del proprio PC da attacchi e malware. Questa funzione agisce dopo la fase di boot del PC inviando ai server Dell una copia del BIOS. Se non vengono riscontrate anomalie nel confronto con quella che dovrebbe essere la configurazione corretta, allora non bisogna preoccuparsi.

Se invece Dell individua qualche stranezza o capisce che il BIOS è stato manomesso in qualche modo, attiva una procedura per ripristinare il BIOS corretto. Da notare che questa funzione avviene a livello cloud e non internamente nel PC, visto che in caso di BIOS manomesso la verifica interna sarebbe del tutto inutile.

Dell inserirà questa nuova protezione sempre all’interno della Endpoint Security Suite Enterprise, rendendola disponibile per i propri PC business più recenti con processori Intel di sesta generazione. Alcuni modelli sono già stati confermati e si tratta dei Latitude presentati al CES 2016 e di alcuni PC della gamma OptiPlex, Precision e XPS, oltre che di alcuni tablet Venue Pro.