“Le password sono il primo strumento di difesa contro i crimini informatici. È bene usare una password diversa per ogni account come l’email o l’online banking. Più lunga è la password, più è difficile da indovinare. E se si hanno problemi a ricordarle tutte si possono sfruttare trucchetti mnemonici, o frasi estremamente personali”.

Parole (di Google) di buon senso e alle quali dovremmo essere ormai abituati, ma a vedere i risultati di un recente sondaggio che la grande G ha commissionato a YouGov sulle abitudini di sicurezza dei millennial italiani non si direbbe proprio.

Stando infatti a questa ricerca, il 55% dei giovani italiani intervistati utilizza la stessa password per accedere a servizi differenti, e il 19% usa una password estremamente semplice come password o una sequenza di numeri. Una situazione al limite dello sconfortante, tanto che Google ha ribadito oggi in occasione del Safer Internet Day 2017 che anche la gestione delle password in Chrome e Smart Lock su Android aiutano a risolvere questo problema ricordandoci le nostre password.

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Rimane il fatto che lo scenario delle password scelte dall’utente medio che accede a internet continua a essere tragicomico. Tant’è che proprio a inizio anno Keeper ha esaminato oltre 10 milioni di password divenute pubbliche in seguito ai furti di dati del 2016, scoprendo che circa il 17% degli utenti di internet utilizza ancora 123456 come password per accedere a siti e servizi online.

Per non parlare poi del secondo e terzo posto in questa poco rassicurante classifica, dove troviamo 123456789 e qwerty. Il fatto più preoccupante però è che questa tendenza non sembra calare di anno in anno, come se milioni di utenti ignorassero tutti gli avvertimenti e i consigli di buon senso che si dovrebbero seguire quando si inizia a vivere una vita digitale.

E se volete iniziare ora a essere più sicuri e consapevoli della sicurezza online, potete effettuare a questo indirizzo un controllo della sicurezza del vostro account Google.