IDC ha pubblicato nelle scorse ore nuove previsioni sull’andamento degli investimenti in prodotti e servizi legati al mercato sicurezza IT. La stima per tutto il 2016 indica un giro d’affari di 73,7 miliardi di dollari a livello globale, con un tasso di crescita annuo del 8,3% da qui al 2020, quando si toccheranno i 101,6 miliardi di dollari. Un CAGR che, come tiene a sottolineare IDC, è più del doppio rispetto a quello del mercato IT in generale e deriva dal timore che le aziende hanno di essere vittima di attacchi o estorsioni digitali.

Ma esattamente in quale comparto si spenderà di più in sicurezza? IDC indica al primo posto il settore bancario con una cifra stimata in 8,6 miliardi di dollari, seguito da quelli del manufacturing di prodotto, della PA centrale e del manufacturing di processo. Questi primi quattro settori rappresenteranno nel 2016 il 37% del mercato sicurezza e resteranno gli ambiti fondamentali anche da qui al 2020.

prus41851116-f-1

I tassi di crescita più alti da qui al 2020 si vedranno però in altri settori come sanità, telecomunicazioni, utility, PA locale, servizi finanziari. Tutti comparti che IDC dà in crescita del 9% l’anno, con in più il picco della sanità che si attesterà al +10,3%. Si passa poi all’analisi dei prodotti di sicurezza per i quali le aziende spenderanno di più. Il 45% della spesa riguarderà i servizi e in particolare i servizi di sicurezza gestita, che in tutto il 2016 muoveranno circa 13 miliardi di dollari.

Segue il software, con in primo piano tutta la parte di Identity/Access Management endpoint security, mentre in terza posizione si attesta l’hardware, il cui giro d’affari stimato di 14 miliardi di dollari è legato soprattutto ai sistemi di Unified Threat Management. A far segnare però la crescita più significativa saranno però i software di tipo user behavior analytics, con un CAGR del 12,2% annuo da qui al 2020.

Dal punto di vista della distribuzione della spesa per aree geografiche, gli Stati Uniti restano il mercato principale e nel 2016 investiranno in sicurezza 31,5 miliardi di dollari. La seconda aerea per importanza è invece l’Europa Occidentale, che nel 2016 muoverà 19,5 miliardi di dollari, mentre al terzo posto si stabilizza la regione Asia/Pacifico (Giappone escluso), che sarà tra l’altro quella con il tasso di crescita più elevato (CAGR del 13,8%) da qui al 2020.