Tesla sta richiamando oltre 2 milioni di veicoli negli Stati Uniti per installare nuove protezioni nel sistema di assistenza avanzata alla guida Autopilot, dopo che la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha citato problemi di sicurezza. Si tratta del più grande richiamo mai messo in piedi da Tesla (2,03 milioni di Model S, X, 3 e Y a partire dal 2012) e sembra riguardare quasi tutti i veicoli in circolazione negli Stati Uniti per garantire che i conducenti prestino maggiore attenzione quando utilizzano Autopilot. Secondo il documento di richiamo di Tesla, i controlli del sistema software di Autopilot “potrebbero non essere sufficienti a prevenire un uso improprio da parte del conducente” e potrebbero aumentare il rischio di incidenti.

L’amministratore ad interim della NHTSA Ann Carlson ha elogiato Tesla per aver accettato il richiamo. “Una delle cose che abbiamo determinato è che i conducenti non prestano sempre la dovuta attenzione quando il sistema è attivo”, ha dichiarato durante un’audizione alla Camera degli Stati Uniti. Carlson ha dichiarato che la NHTSA ha aperto un’indagine sulla sicurezza nell’agosto del 2021 dopo diversi incidenti mortali legati all’uso di Autopilot.

Contemporaneamente, Transport Canada ha dichiarato che Tesla richiamerà 193.000 veicoli per risolvere il problema dell’Autopilot, mentre non è chiaro se succederà lo stesso anche in altri Paesi. L’Autopilot di Tesla ha lo scopo di consentire alle auto di sterzare, accelerare e frenare automaticamente all’interno della propria corsia, mentre l’Autopilot avanzato può aiutare a cambiare corsia in autostrada ma non rende i veicoli autonomi.

Tesla ha dichiarato di non essere d’accordo con l’analisi dell’NHTSA, ma di voler distribuire comunque un aggiornamento software over-the-air che “incorporerà controlli e avvisi aggiuntivi rispetto a quelli già presenti sui veicoli interessati per incoraggiare ulteriormente il conducente a rispettare la propria responsabilità di guida continua ogni volta che la Autosteer è attivata”.

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I senatori statunitensi Ed Markey e Richard Blumenthal hanno dichiarato che il richiamo “è assolutamente necessario per rendere le auto di Tesla più sicure, ma è in ritardo. Esortiamo l’NHTSA a continuare le sue indagini per stimolare i richiami necessari e Tesla a smettere di ingannare gli automobilisti e di mettere il pubblico in grave pericolo”.

Nel corso delle sue indagini, l’NHTSA ha riscontrato che Autopilot “può fornire controlli inadeguati sul coinvolgimento e sull’utilizzo del conducente che possono portare a un prevedibile uso improprio”. L’NHTSA ha esaminato 956 incidenti in cui si presumeva che Autopilot fosse inizialmente in uso e si è concentrata su 322 incidenti in cui Autopilot era coinvolto.

Bryant Walker Smith, professore di diritto dell’Università della Carolina del Sud, ha affermato che la correzione solo software sarà piuttosto limitata. Il richiamo “sembra davvero attribuire la responsabilità ai conducenti umani invece che a un sistema che facilita questo uso improprio”. L’aggiornamento includerà una maggiore evidenza degli avvisi visivi, una semplificazione dell’attivazione e della disattivazione dell’Autosteer e controlli aggiuntivi all’attivazione dell’Autosteer.

Non si tratta tra l’altro del primo richiamo di grandi dimensioni che Tesla ha dovuto fare. A febbraio, e sempre negli USA, la compagnia di Elon Musk ha infatti richiamato 362.000 veicoli statunitensi per aggiornare il software FSD Beta dopo che sempre la NHTSA ha dichiarato che i veicoli non rispettavano adeguatamente le leggi sulla sicurezza stradale e potevano causare incidenti. L’NHTSA ha chiuso una precedente indagine su Autopilot nel 2017 senza prendere provvedimenti.