Equinix ha pubblicato cinque previsioni su come il nuovo standard di connettività 5G sia destinato a ridefinire il settore automotive e la sua infrastruttura digitale portante. L’analisi fa luce su come gli OEM (i produttori di apparecchiature originali) e gli operatori mobile stanno adattando la propria infrastruttura digitale e utilizzando gli ecosistemi dei partner per sfruttare il pieno potenziale del 5G, come i progressi nella guida connessa e i nuovi servizi data-driven.

Più collaborazione e meno silos

Il 5G ha il potenziale per realizzare importanti progressi, non solo per il settore automotive, ma per tutta la mobilità futura. Tuttavia, per realizzare questo potenziale è necessario un alto livello di interoperabilità e di apertura. Si prevede che gli OEM tradizionali, i produttori di sistemi Tier 1 e di componenti, abbandoneranno sempre più un’architettura IT in silos e centralizzata in favore di un approccio collaborativo e dinamico basato sulla condivisione dei dati e sulle collaborazioni con i colleghi del settore, attraverso consorzi e nuove partnership.

Equinix prevede che, con l’introduzione del 5G, i partecipanti al futuro ecosistema della mobilità, tra cui gli operatori mobile, adatteranno le proprie infrastrutture digitali, ponendo maggiore importanza sull’interconnessione diretta e privata e sulla partecipazione a un ecosistema automotive digitale che riunisce gli OEM, i provider di servizi e di tecnologia, nonché i fornitori di cloud, reti e telefonia mobile.

Le capacità di data management si stanno avvicinando all’edge

Il 5G porterà a un enorme aumento dei dati nel settore automotive. Per le auto connesse avanzate, si stima che il flusso di dati raggiunga 1 GB per veicolo al giorno. Si prevede un’ulteriore esplosione di 30 volte fino a 1 TB di dati per veicolo, al mese, entro il 2025, con l’aumento delle funzionalità.

Ciò crea la necessità di una larghezza di banda significativamente maggiore e di capacità di elaborazione dati più veloce per gli utenti finali e i dispositivi mobile edge. Inoltre, il nuovo standard 5G ha una portata più limitata rispetto al 4G a causa delle frequenze radio più elevate che richiedono agli operatori di implementare più apparecchiature radio, capacità ottica e punti di aggregazione di rete, per coprire la stessa area geografica. Equinix si aspetta quindi un aumento significativo delle funzionalità di edge computing locale.

Partendo da centri urbani densamente connessi, dove le infrastrutture digitali sono abilitate, il roll-out del 5G farà crescere le funzionalità di Multi-access edge computing (MEC) che portano il cloud all’edge e forniscono risorse di calcolo fisiche e/o virtuali con latenza a una sola cifra e ultra bassa. Ciò migliora le prestazioni delle applicazioni, l’affidabilità e l’efficienza complessiva della rete. I grandi data center di interconnessione e di colocation svolgono un ruolo centrale in questo ambito, in quanto forniscono ai network service provider punti di interconnessione e di aggregazione diretti e sicuri tra i nodi di rete 5G. Ciò consente agli operatori 5G di ridurre l’uso di edge location più piccole, minimizzando così gli investimenti iniziali.

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Il 5G farà avanzare le tecnologie V2X (Vehicle-to-Everything)

Il 5G consentirà importanti progressi nell’area della tecnologia V2X che permette ai veicoli di comunicare con altri veicoli, pedoni e con l’infrastruttura che gestisce le strade, il traffico e l’IT. Questa comunicazione porterà a strade più sicure e meno congestionate, con una migliore esperienza di guida.

Il 5G giocherà un ruolo chiave per i veicoli connessi, fornendo connettività a banda larga per gli aggiornamenti over-the-air, la trasmissione dei dati tra i veicoli e i servizi smart. Entro il 2025, le funzionalità V2X per i veicoli e le infrastrutture acquisteranno slancio sul mercato, e si prevede che l’implementazione inizierà già alla fine del 2020. Con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 28%, la dimensione del mercato del V2X dovrebbe raggiungere un volume di oltre 30 miliardi di dollari entro il 2035.

Equinix prevede che questo sviluppo inizierà in centri urbani densamente interconnessi con sufficienti capacità di edge computing. Per realizzare i benefici dei casi d’uso del V2X e delle smart city, è necessaria un’infrastruttura aperta e neutrale che interconnetta i partecipanti del futuro ecosistema della mobilità, i fornitori di servizi di rete e digitali e altri componenti dell’infrastruttura della città. Questo fondamento permetterà ai veicoli di condividere i dati e di analizzare efficacemente l’area circostante e gli automobilisti.

Il 5G creerà nuove opportunità di business

Mentre in passato i produttori automobilistici si sono concentrati in gran parte sui miglioramenti ingegneristici, il passaggio a veicoli CASE (connected, autonomous, shared and electric) accelerato dall’espansione del 5G, sta inducendo le case automobilistiche a ripensare i propri modelli di business e a dare sempre più priorità ai servizi basati sui dati. Entro il 2023, McKinsey prevede che il 46% della crescita del fatturato del settore automotive arriverà dai servizi digitali. Secondo il Global Tech Trends Survey 2019-20 di Equinix, il 36% dei responsabili IT italiani afferma che il 5G avrà un impatto maggiore sul loro business, consentendo lo sviluppo di nuovi prodotti.

Questo apre la strada agli OEM per investire in servizi digitali all’avanguardia, tra cui sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), infotainment ad alta definizione (HD) e realtà aumentata e/o virtuale (AR/VR), oltre ai servizi di mobilità come lo smart parking e la sicurezza stradale. Per incrementare il potenziale fatturato e consentire nuovi servizi a bassa latenza, gli operatori 5G e gli OEM si avvarranno di ecosistemi partner all’interno dei data center. Questi includono gli ecosistemi intorno al business digitale, il peering di rete, l’IoT mobile ed emergente, così come le principali offerte di hyperscale.

Il 5G farà avanzare la produzione automobilistica

Oltre ai vantaggi per i conducenti, il 5G dovrebbe anche trasformare la produzione automobilistica. La raccolta e l’analisi dei dati attraverso i dispositivi IoT, abbinati alle velocità di trasmissione più elevate del 5G, consentiranno una maggiore visibilità durante tutto il processo di produzione. I sensori collegati consentono ai produttori di ottenere insight significativi dalle interazioni in tempo reale tra macchine, sistemi, risorse e oggetti.

A partire dall’implementazione di un campus di reti private 5G, Equinix prevede che gli OEM sfrutteranno sempre più il 5G per implementare complessi casi d’uso IIoT. Ciò include la manutenzione predittiva, che può ridurre significativamente le spese operative e i tempi di inattività. L’IoT può essere utilizzato anche per monitorare la supply chain del settore automotive, ottimizzando l’uso efficiente delle attrezzature. Infine, il 5G dovrebbe far progredire l’uso della robotica nelle linee di assemblaggio automobilistiche, consentendo il monitoraggio e l’utilizzo ottimizzato dei dati dei sensori IoT, con conseguente maggiore precisione e riduzione dei costi.

Per lavorare insieme e fornire insight migliori, questi dispositivi dovranno essere integrati dinamicamente con le reti, il cloud e gli ecosistemi digitali attraverso un’interconnessione veloce, sicura e a bassa latenza. Gli OEM possono sfruttare l’interconnessione diretta per connettersi con gli ecosistemi IoT emergenti e con i principali cloud provider, consentendo loro di accelerare le innovazioni per far progredire la mobilità connessa, intelligente e sostenibile.