Quello messo in piedi da EMC e Volvo in Svezia è un progetto partito nel 2013 ma che solo il prossimo anno inizierà a trovare piena applicazione. Parliamo del The DriveMe Project, che nel 2017 metterà a disposizione di alcuni “coraggiosi” cittadini svedesi 100 veicoli a guida autonoma in quello che è a oggi il più grande progetto di self driving car su scala mondiale e sulle strade pubbliche. Le auto di Volvo realizzate per l’occasione avranno un sistema integrato di sensori e software in grado di decrittare i big data e di garantire performance di guida più sicure di quelle di un pilota professionista.

Lo scopo del progetto, oltre naturalmente a sperimentare il livello tecnologico raggiunto da questi sistemi di guida, è capire che impatto potranno avere queste nuove auto su mobilità, ambiente, spazi cittadini, traffico e parcheggi.

Sarà anche interessante valutare tutta l’architettura informatica dei nuovi veicoli Volvo realizzata da EMC sfruttando un’infrastruttura IT data lake, capace di aggregare i big data captati dal web, dai sistemi di geo- localizzazione satellitare e dai sensori e di analizzarli rapidamente per orientare la guida delle automobili. EMC tra l’altro punta molto su questa sua tecnologia, tanto che secondo Jacques Boschung, vicepresidente per l’Europa occidentale della multinazionale dello storage, grazie alla rivoluzione del mercato automobilistico nel 2040 il 75% delle automobili vendute nel mondo sarà a guida autonoma.

Dopo la Svezia, e più precisamente nel 2018, il The DriveMe Project di Volvo ed EMC si sposterà a Londra e in Cina come ha annunciato Jonas Ronnkvist, Direttore Sviluppo commerciale, strategia e Consumi IT di Volvo.