La Regione Piemonte ha finanziato un progetto di intelligenza artificiale applicata alla medicina di precisione. Aibibank (Bio-banking for Artificial intelligence), questo il nome dell’iniziativa, ha un valore totale di di 5,8 milioni di cui 2,5 forniti dall’ente pubblico e il resto dalle aziende partner e dagli enti di ricerca.

Il finanziamento serve per sviluppare il progetto che ha una durata di due anni e punta alla alla realizzazione di un’infrastruttura tecnologica e normativa, DataLake un unico archivio di dati, in grado di raccogliere e organizzare immagini medicali e dati clinici.

L’obiettivo è sviluppare una banca dati necessaria a implementare tecniche di Intelligenza artificiale e deep learning applicate allo sviluppo di strumenti innovativi a supporto dei medici, per la prevenzione delle due patologie tumorali più rilevanti per incidenza: quello al seno e quello alla prostata, ovvero i tumori maligni diagnosticati più frequentemente nella popolazione femminile e maschile in Italia.

Il core business dei dati

Aibibank sarà coordinato dal capogruppo e promotore Health Triage, startup torinese fondata da Davide Dettori e incubata in I3P, attiva nello sviluppo di tecnologie nel settore dell’Intelligenza Artificiale applicata alla medicina di precisione.

Il progetto sarà realizzato con il supporto di partner privati ed enti ospedalieri quali Engineering Ingegneria Informatica, Medas, Lattanzio Kibs, Aou Città della Salute e della Scienza di Torino e Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di CandioloFpo.

Da tempo indicata come la medicina del futuro la medicina di precisione ha un forte bisogno della sviluppo dell’intelligenza artificiale proprio perché il core business consiste nell’analisi di una enorme mole di dati per estrarre le informazioni necessarie per migliorare la salute dei pazienti.

Cittadinanzaattiva

Sul fronte delle cure oncologiche si è mossa anche Cittadinanzaattiva, che punta a uno sviluppo coerente a livello nazionale. Con il contributo non condizionante di Roche ha presentato infatti una road map di nove impegni e 43 azioni concrete per rendere effettivo e uniforme l’accesso alle cure oncologiche e migliorare la qualità di vita dei pazienti con tumore.

Questi i passaggi della Raccomandazione che prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie.

  1. Formalizzare in ogni Regione e Pa l’istituzione della Rete oncologica regionale, per garantire l’omogeneità delle procedure e dei percorsi sul territorio regionale.
  2. Istituire i Mtb (Molecular tumor board) nell’ambito della Rete oncologica regionale, definendone caratteristiche, funzione, ruolo e garantendone omogeneità ed equità nei percorsi di accesso.
  3. Individuare in ogni regione i centri per la profilazione genomica nell’ambito della Rete oncologica regionale e costituire un network dei centri regionali accreditati e collegati a una piattaforma nazionale.
  4. Definire a livello nazionale i criteri di appropriatezza all’impiego di Ngs (Next generation sequencing) e inserirli nella lista di aggiornamento dei Lea.
  5. Garantire in tutto il Paese equità di accesso per i pazienti oncologici ai test Ngs di profilazione genomica dei tumori.
  6. Istituire progressivamente una piattaforma genomica nazionale con un aggiornamento continuo dei dati clinici e dei relativi esiti dei trattamenti effettuati.
  7. Definire una specifica procedura regolatoria per governare l’impiego off label dei farmaci oncologici derivante dalla profilazione genomica per regolamentare l’accesso e la rimborsabilità a carico del Ssn.
  8. Definire, nell’ambito della Rete Oncologica Regionale, il percorso di accesso del paziente che può avvalersi della profilazione genomica.
  9. Curare la comunicazione con il paziente, l’informazione e la gestione delle aspettative attraverso materiale informativo, consenso informato e momenti dedicati al confronto medico/paziente. Garantire l’attivazione di interventi di sostegno psicologico laddove necessario.