La pandemia Covid-19 ha rappresentato sia una sfida che un’opportunità per il settore della robotica industriale. Nel 2020 le installazioni di robot industriali sono cresciute di 383.545 unità, pari un aumento del 10% rispetto all’anno precedente e a un totale di circa 3 milioni di robot industriali installati a livello mondiale. Il principale motore di crescita è stato l’industria elettronica, con un aumento del 6 %, che ha superato l’industria automobilistica, in calo del 6%, come il maggior cliente di robot industriali. Seguono le industrie del metallo e dei macchinari, materie plastiche e prodotti chimici, food and beverage.

E’ la fotografia scattata dal report World Robotics 2021 Industrial Robots, recentemente rilasciato dall’International Federation of Robotics (IFR). A livello regionale i trend di crescita sono stati trainati dagli dai mercati asiatici, in particolare la Cina, che hanno compensato le contrazioni di altri mercati.

robot settore 2021

Le economie del Nord America, dell’Asia e dell’Europa risentito in modo diverso della pandemia Covid-19 e anche i tempi di ripresa sono differenziati”, ha dichiarato Milton Guerry, presidente dell’IFR. “Gli ordini e la produzione nell’industria manifatturiera cinese hanno iniziato a crescere nel secondo trimestre del 2020. L’economia nordamericana ha iniziato a riprendersi nella seconda metà del 2020 e in seguito la ripresa si è manifestata anche in Europa”.

Per quanto riguarda il 2021, le previsioni sono di una rapida ripresa in tutti i mercati. “A livello globale prevediamo che le installazioni di robot cresceranno del 13% a 435.000 unità nel 2021, superando così il livello record raggiunto nel 2018”, ha sottolineato Milton Guerry. “Le installazioni in Nord America saliranno a quasi 43.000 unità, pari a un aumento del 17%. In Europa dovrebbero crescere dell’8%, raggiungendo quasi 73.000 unità. L’Asia supererà la soglia di 300.000 unità, con un aumento del 15% al risultato dell’anno precedente. In generale, tutti i mercati del sud-est asiatico cresceranno con tassi a due cifre nel 2021”.

La Cina traina la crescita globale, seguita da Giappone, Stati Uniti, Corea e Germania

robot 2021

L’Asia rimane il più grande mercato al mondo per i robot industriali. Il 71% di tutti i robot di nuova implementazione nel 2020 è stato installato in Asia. Le installazioni per la Cina, il più grande utilizzatore della regione, sono cresciute del 20% con 168.400 unità, il valore più alto mai registrato per un singolo paese. Lo stock operativo ha raggiunto le 943.223 unità (+21%). Il traguardo di 1 milione di unità verrà superato nel 2021. Questo alto tasso di crescita indica la rapida velocità della robotizzazione in Cina.

Nonostante l’economia giapponese sia stata duramente colpita dalla pandemia di Covid-19, il Giappone si conferma al secondo posto, dopo la Cina, come il più grande mercato per i robot industriali. Le vendite sono diminuite del 23% nel 2020 e la domanda delle industrie elettronica e automobilistica è stata debole. Le prospettive per l’anno fiscale 2021 sono comunque positive, con un tasso di crescita del mercato della robotica giapponese del 7% nel 2021. Indipendentemente dal mercato interno, infatti, le principali destinazioni di esportazione garantiranno la domanda di robotica giapponese.

Gli Stati Uniti sono il più grande utilizzatore di robot industriali nelle Americhe, con una quota del 79% delle installazioni totali della regione. Seguono il Messico con il 9% e il Canada con il 7%. Le nuove installazioni negli Stati Uniti hanno rallentato dell’8% nel 2020. Per l’IFR le aspettative complessive per il mercato nordamericano sono molto positive. È attualmente in corso una forte ripresa e per il 2021 è previsto il ritorno ai livelli pre-crisi delle installazioni di robot industriali.

La Repubblica Coreana è il quarto mercato di robot in termini di installazioni annuali, dopo Giappone, Cina e Stati Uniti. Le installazioni di robot sono diminuite del 7% a 30.506 unità nel 2020. Lo stock operativo di robot è stato calcolato a 342.983 unità (+6%).

robot manifattura 2021

La Germania, che appartiene ai cinque maggiori mercati mondiali di robot (Cina, Giappone, USA, Corea, Germania) ha una quota del 33% del totale delle installazioni in Europa, seguita dall’Italia con il 13% e la Francia con l’8%. Trainata da una forte attività all’estero, l’industria della robotica tedesca si sta riprendendo, sostenuta principalmente dalla domanda di robot a basso costo di diversi settori industriali.

A livello europeo le installazioni di robot industriali sono diminuite dell’8% nel 2020. La domanda dall’industria automobilistica ha subito un calo del 20%, mentre la domanda dall’industria generale è cresciuta del 14%.

 

Le previsioni per l’industria della robotica industriale

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale l’economia globale crescerà del 6% nel 2021 e del 4,5% nel 2022. Anche l’industria della robotica beneficerà della ripresa con un aumento del 13%dei robot installati nel 2021, trainato dagli investimenti posticipati dal 2020 , la crescente necessità di supply chain resilienti e al fine di sostenere l’espansione della capacità.

Stiamo assistendo a una trasformazione a lungo termine in tutti i settori. I robot continuano ad andare oltre la produzione tradizionale in logistica e magazzini, laboratori, officine e piccoli ambienti di produzione”, ha spiegato Marina Bill, presidente Industrial Robot Suppliers Committee dell’IFR. “Nuovi settori dell’economia, comprese le piccole e medie imprese (PMI), stanno adottando per la prima volta l’automazione e nuovi segmenti di clienti (tra cui sanità, beni di consumo in rapido movimento, retail, edilizia, logistica) stanno accelerando. C’è un crescente riconoscimento che la scalabilità dei robot e il loro potenziale per ridurre i costi e gli sprechi, migliorando al contempo la produttività e la qualità, sta aiutando a sostenere la creazione di posti di lavoro nelle PMI”.

Tra i driver di crescita Marina Bill indica gli sviluppi di tecnologie quali IoT, l’intelligenza artificiale, apprendimento automatico e le maggiori possibilità offerte dal 5G, che stanno trasformando la produzionee per cui le aziende mostrano sempre maggior interesse. “Attraverso l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale vediamo opportunità per sviluppare ulteriormente la collaborazione uomo-robot e per rendere i robot più autonomi, entro parametri prestabiliti. In futuro, l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale consentiranno ai robot di autoapprendere e autoregolarsi, consentendo prestazioni migliori con meno necessità di intervento umano”.

Un altro fattore importante la “nuova normalità” emergente in molti settori, ovvero la personalizzazione di massa, che porta a produrre lotti più piccoli con una maggiore varietà e con cicli di vita del prodotto più brevi. “Il passaggio a una produzione ad alto mix e a basso volume in cicli più brevi aumenta l’importanza della flessibilità e dell’agilità di produzione”.

Inoltre, la sostenibilità è sempre più importante per i clienti, i loro consumatori e i dipendenti. “La sostenibilità e l’ambiente dovrebbero essere i principali catalizzatori per accelerare gli investimenti nella robotica. L’automazione ha un ruolo chiaro nel supportare lo sviluppo di un mondo più intelligente e migliore, consentendo profitti, persone e pianeta sostenibili”.