Secondo i dati forniti da Anie Automazione, nel 2019 il mercato dell’automazione industriale in Italia ha registrato un fatturato totale (vendite Italia + esportazioni dirette) di 5,1 miliardi, con un lieve calo (-1,2%) rispetto al 2018, subendo così una battuta d’arresto del trend di crescita che ne ha caratterizzato l’evoluzione nei sei anni precedenti. Da fine 2018 il comparto, che svolge un ruolo centrale come portatore di innovazione all’interno del manifatturiero, ha sofferto della fase di incertezza che ha caratterizzato il ciclo degli investimenti industriali.

Considerando le statistiche di ANIE Automazione che rilevano il venduto in Italia, i dati nel 2019 mostrano un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente (migliorando leggermente l’andamento della prima metà dello scorso anno, in cui il calo tendenziale era del 2,7%). Per quanto riguarda la prima parte del 2020, lo shock rappresentato dalla diffusione dell’epidemia Covid-19 ha comportato una revisione al ribasso delle previsioni per l’evoluzione dell’economia globale.

Secondo un’indagine rapida tra i soci di ANIE condotta a inizio maggio 2020, le previsioni per la chiusura dell’anno vedevano infatti un calo di fatturato dell’8% e a inizio giugno il sentiment è ulteriormente peggiorato. Al contrario, per il 2021 prevale l’ottimismo: l’86% dei rispondenti crede che ci sarà una variazione in aumento dei ricavi.

automazione intelligente

“Le aziende del nostro settore che progettano e producono tecnologie avanzate, intelligenza artificiale, realtà aumentata, robotica, ecc., possono certamente fare la loro parte nel rendere disponibili idee e proposte che potranno rilanciare il Paese, ma anche risolvere problematiche che il Covid-19 ha reso più evidenti e non più procrastinabili nelle soluzioni da adottare e, in questo contesto, anche l’impegno dell’Associazione nel promuovere le tecnologie abilitanti del processo di trasformazione digitale diventa ancora più fondamentale” ha dichiarato dichiara Fabrizio Scovenna, Presidente ANIE Automazione.

L’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione, dedicato lo scorso anno a intelligenza artificiale, 5G e blockchain, tratta quest’anno di Edge Computing per l’industria, un’architettura IT con potenza di elaborazione distribuita, particolarmente adatta per le tecnologie “mobile computing” e di IoT. È un mercato in grande crescita.

Entro il 2022, Gartner stima che metà delle grandi organizzazioni integrerà i principi edge computing nei loro progetti. Ciò è in parte dovuto al fatto che entro il 2022 saranno spesi 2,5 milioni di dollari ogni minuto nell’Internet of Things (IoT) e un milione di nuovi dispositivi IoT sarà venduto ogni minuto. Queste soluzioni sono basilari per accelerare i flussi di dati, senza tempi di latenza di elaborazione, e quindi permettere a dispositivi intelligenti di reagire in modo istantaneo con vantaggi significativi per moltissime applicazioni in vari campi.