La digitalizzazione del settore manifatturiero si affrontando la difficoltà di avere personale preparato per la fabbrica del 21° secolo. Secondo il sondaggio Smart Manufacturing Strategy and Implementation Trends di Gartner, infatti, il 57% dei leader manifatturieri ritiene che la propria organizzazione non abbia lavoratori qualificati per supportare i piani di digitalizzazione. L’indagine è stata condotta tra ottobre e dicembre 2020 e ha coinvolto 439 intervistati in Europa occidentale, Nord America e APAC.

Il nostro sondaggio ha rivelato che i produttori stanno attualmente attraversando una fase difficile nel loro viaggio di digitalizzazione verso la fabbrica intelligente”, ha affermato Simon Jacobson, analista di Gartner specializzato in ambito Supply Chain. “Riconoscono la necessità di passare a una mentalità e una cultura basata sui dati, anche per quanto riguarda la forza lavoro. Tuttavia l’intuizione, l’efficienza e l’impegno non possono essere sacrificati”.

I lavoratori più giovani potrebbero essere esperti di tecnologia, ma non avere accesso a best practice e know-how, mentre i lavoratori con più esperienza potrebbero avere conoscenze, ma non le competenze digitali”, ha sottolineato Jacobson. “Chi lavora in un ambiente di produzione intelligente e altamente connesso ha bisogno di entrambi gli aspetti”.

La gestione del cambiamento è la sfida più grande

Dal sondaggio emerge che la complessità organizzativa, l’integrazione e la riprogettazione dei processi sono le sfide più diffuse per le strategie di produzione intelligente. Nel loro complesso queste sfide riflettono i maggiori ostacoli alla gestione del cambiamento.

È interessante vedere che l’impegno della leadership non viene citato come una sfida”, ha aggiunto Jacobson. L’83% degli intervistati concorda sul fatto che il proprio management comprende e accetta la necessità di investire nello smart manufacturing. “Tuttavia, questo dato non spiega se la maggior parte dei leader comprende o meno l’entità del cambiamento che si prospetta nei prossimi anni per quanto riguarda le tecnologie e i talenti”.

La fabbrica intelligente ha bisogno di tecnologia e persone

Le aziende stanno riconoscendo il valore e l’opportunità di una produzione intelligente. Tuttavia, la semplice introduzione di nuove tecnologie non è sufficiente: i lavoratori devono evolversi insieme alla tecnologia ed essere partecipi dei cambiamenti a venire.

Gartner sottolinea che la digitalizzazione richiede la sincronizzazione delle attività per lo sviluppo delle e l’abilitazione delle competenze e l’empowerment delle persone. Il primo passo da fare è aumentare il coinvolgimento dei lavoratori per promuovere l’apprendimento continuo e, in ultima analisi, una strategia pull che attirerà i lavoratori più esperti. “Questo è il miglior punto di partenza per definire gli strumenti digitali necessari per un migliore processo decisionale”, ha spiegato Jacobson.

Sul lungo termine, è importante stabilire una cultura basata sui dati nelle operazioni di produzione che sia radicata nella governance e nella formazione, senza soffocare la creatività e l’ingegno dei dipendenti.

È fantastico quando i lavoratori utilizzano strumenti digitali per costruire le proprie esperienze e, a loro volta, migliorare la produttività”, ha concluso Jacobson. “È compito dei responsabili della produzione ridurre al minimo il rischio di shadow IT e garantire che la conoscenza digitale sia condivisa tra tutti i lavoratori della fabbrica intelligente”.