Un server proxy (o più semplicemente proxy) è un computer su Internet che funge da intermediario tra il vostro PC e il sito web o il servizio che state utilizzando. Il suo unico scopo è impedire al sito web o al servizio di sapere dove ha origine la richiesta nascondendo il vostro indirizzo IP e utilizzandone uno diverso. È quindi ovvio il motivo per cui sono chiamati server proxy: fungono da sostituti per il vostro computer (proxy in inglese significa delega/procura).

Per capire meglio cos’è un server proxy, immaginate di essere in Spagna ma di voler accedere a un sito come se foste in Italia perché quel sito consente solo a chi ha un IP italiano di utilizzare certi servizi. Utilizzerete quindi utilizzerai un server proxy in Italia per nascondere il fatto che il vostro indirizzo IP sia originario della Spagna.

Come funziona un server proxy?

Quando si registra un account con un provider proxy, si immettono i dettagli dell’account in un’estensione del browser web o in qualsiasi software (come un client BitTorrent) che supporti un server proxy. Quando viene stabilita la connessione al server proxy, tutte le informazioni inviate da quel browser o app passano attraverso il proprio ISP (Internet Service Provider), quindi tramite il server proxy verso il sito web a cui volete accedere. Questo processo fa sembrare che le richieste provengano effettivamente dal server proxy e non da voi.

Perché dovrei voler usare un server proxy?

Ci sono molte ragioni e sono praticamente le stesse dell’utilizzo di una VPN. Potreste voler vedere un video che è disponibile solo in un determinato Paese (in cui non vi trovate in quel momento) o potreste voler accedere a siti web e non volere che questi siano in grado di tracciare il vostro indirizzo IP (e quindi la vostra posizione). Potreste inoltre viaggiare in un Paese che impedisce l’accesso ai siti web che siete soliti usare o potreste voler accedere a siti e servizi bloccati dal vostro datore di lavoro o dal vostro governo. Un server proxy aggirerà queste restrizioni.

Qual è la differenza tra un proxy e una VPN?

Questa è la parte importante. Mentre la maggior parte dei proxy impedisce il passaggio dell’indirizzo IP al sito a cui state tentando di accedere, non crittografa il traffico. Ciò significa che potrebbero esserci ancora delle informazioni che vengono inviate al sito web che state visitando e in grado di identificarvi. Tutto ciò che fa un proxy è infatti scambiare il vostro indirizzo IP con uno diverso.

Inoltre, un proxy viene in genere utilizzato per una sola applicazione. Ciò significa che il vostro indirizzo IP verrà mascherato solo quando utilizzate il browser web in cui avete impostato il proxy. Se utilizzate qualsiasi altra applicazione (o qualsiasi altro browser), il vostro IP verrà trasmesso normalmente e si applicheranno le normali restrizioni.

Con una VPN invece il traffico tra il vostro computer e il server VPN è crittografato, quindi nessuno può vedere cosa state facendo o quali informazioni vengono inviate. Infine, se la VPN che state utilizzando non è quella integrata in un browser web (come nel caso di Opera), si applicherà a tutti i dati inviati tramite la vostra connessione Internet, indipendentemente dall’applicazione utilizzata (e ciò vale anche per i servizi del sistema operativo e gli aggiornamenti delle app).

Dovrei usare un proxy o una VPN?

In parole povere un proxy va bene per qualsiasi cosa che non sia particolarmente importante, come ad esempio l’accesso ai video di Netflix da un altro Paese. Tuttavia, se state cercando di nascondere quello che state facendo da un regime repressivo o se state facendo un bonifico bancario quando siete all’estero appoggiandovi a un Wi-Fi pubblico, è molto meglio usare una VPN.

Vale anche la pena sottolineare che, come già fatto notare per le VPN, anche i proxy gratuiti (rispetto a quelli a pagamento) sono molto limitati nelle location dei server, offrono quantità molto ridotte di larghezza di banda e possono spesso essere inaffidabili.