Le aziende stanno perdendo la battaglia contro il ransomware. A riportarlo è il Veeam® 2022 Ransomware Trends Report, secondo cui il 72% delle aziende ha subito attacchi parziali o completi ai propri archivi di backup, con un impatto drammatico sulla capacità di recuperare i dati senza pagare il riscatto. I cybercriminali inoltre riescono a criptare in media il 47% dei dati di produzione e le vittime sono in grado di recuperare soltanto il 69% dei dati coinvolti. 

Veeam Software, azienda specializzata in soluzioni di backup, ripristino e data management, ha rilevato che l’80% degli attacchi andati a buon fine ha preso di mira vulnerabilità note, sottolineando l’importanza di applicare patch e aggiornare il software. E quasi tutti gli aggressori hanno tentato di distruggere i repository di backup per disabilitare la capacità di recupero dei dati senza pagare il riscatto. 

Il sondaggio condotto da una società di ricerca indipendente che ha coinvolto 1.000 leader IT le cui aziende sono state attaccate con successo da ransomware almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Il report prende in esame i principali insegnamenti tratti da questa tipologia di attacchi, l’impatto sugli ambienti IT e le misure adottate per implementare strategie di data protection in grado di garantire la continuità aziendale. Per la ricerca sono state intervistate quattro figure IT (CISO, professionisti della sicurezza, amministratori di backup e operazioni IT).