Entro il 2021 gli abitanti della terra che possiederanno un telefono cellulare saranno 5,5 miliardi: più delle persone che avranno un conto in banca (5,4 miliardi), acqua corrente (5,3 miliardi) o linee telefoniche fisse (2,9 miliardi). In Italia l’88% della popolazione continuerà a utilizzare dispositivi portatili, confermando il dato attuale senza particolari variazioni (52,668 milioni rispetto ai 52,576 del 2015).

In Italia avremo in media 3 dispositivi mobile connessi a testa entro il 2021, rispetto a 1.6 del 2016. Gli utenti di reti mobile in Italia sono stati 52.7 milioni (88% della popolazione Italiana) nel 2016, rispetto ai 52.6 del 2015 e cresceranno a 53.1 milioni nel 2021 (89% della popolazione).

Queste alcune delle previsioni inserite all’interno dell’undicesima edizione dello studio Cisco Global Mobile Visual Networking Index (VNI), che copre il quinquennio 2016 – 2021 e secondo il quale tra cinque anni il volume di traffico sulle reti mobile globali sarà sette volte più intenso di oggi.

Una vera e propria esplosione, frutto di fattori come il costante aumento nel possesso di cellulari, il numero sempre crescente di coloro che li usano, l’abitudine a consumare sempre più contenuti video, reti sempre più veloci grazie alla diffusione del 4G e la diffusione dell’Internet delle Cose, che si basa proprio sulla connessione “senza fili” alla rete internet.

Nel 2021 il traffico dati sulle reti mobile sarà infatti il 20% di tutto il traffico su rete internet (IP) del mondo; nel 2016, era appena l’8% del totale. Per farsi un’idea di cosa significhi raggiungere questa quota, che in “bit” è pari all’esorbitante cifra di 587 exabyte di traffico all’anno, basti pensare che il traffico sulle reti mobile del 2021 sarà pari a 122 volte il traffico sulle reti mobile che si registrava nel 2011.

12 miliardi tra oggetti, macchine, smartphone e quanto altro saranno connessi alle reti mobile nel 2021 (nel 2016 erano 8 miliardi). Il 58% delle connessioni avverrà su rete mobile 4G, tecnologia che avrà una crescita davvero importante considerando che nel 2016 le connessioni in 4G erano il 26% del totale. Nel nostro paese le connessioni 4G rappresenteranno il 95% rispetto al 50% del 2016.

Per il 2021 Cisco inizia a considerare anche l’arrivo delle reti 5G. Come altri esperti del settore, l’azienda si aspetta di vedere realizzate le prime reti 5G su larga scala intorno al 2020; secondo lo studio, queste reti “futuristiche” nel 2021 si saranno già conquistate una fetta dell’1,5% del traffico mobile totale.

Lo studio calcola inoltre che nel 2021 il 29% delle connessioni alla rete mobile sarà rappresentato da connessioni fra macchine (3,3 miliardi). Questo tipo di connessioni mobili, che costituivano appena il 5% del totale nel 2016 (780 milioni), ha il tasso di crescita maggiore di tutti gli altri; un chiaro segno dell’impatto che sta avendo, sia in ambito aziendale sia in ambito consumer, la diffusione a livello globale delle applicazioni dell’Internet delle Cose. Tali connessioni in Italia quadruplicheranno, passando da 23 a 86 milioni nel 2021.

Una buona parte degli oggetti connessi sarà rappresentata dai wearable. Nel 2021 nel mondo ci saranno 69 milioni di device indossabili connessi alla rete cellulare, mentre nel 2016 erano 11 milioni. Ma i dispositivi indossabili che non sono costantemente connessi alla rete cellulare sono molti di più: nel 2016 ce n’erano 325 milioni, nel 2021 saranno il triplo (929 milioni).

In Italia i dispositivi wearable arriveranno a 21 milioni nel 2021 partendo dai 7 milioni del 2016 con una crescita del 24% l’anno, e quelli connessi saranno oltre 1.3 milioni con una crescita del 8% anno su anno.

Uno sguardo infine al Wi-Fi. In tutto il mondo nel 2016 c’erano 94 milioni di punti di accesso alla rete Wi-Fi pubblici (inclusi gli accessi Wi-Fi domestici); nel 2021 saranno sei volte tanto, arrivando a 541,6 milioni. In Italia gli hotspot W-Fi (compresi quelli domestici) cresceranno di 30 volte dal 2016 al 2021, passando da 350.000 nel 2016 a 10.7 milioni nel 2021.