Rendere disponibile in 13 Paesi europei una rete 5G in concomitanza con i Campionati Europei di Calcio del 2020 e battere sul tempo il Giappone. Un traguardo a dir poco ambizioso quello che si è posto Nokia nei prossimi cinque anni e, come ha dichiarato Massimo Mazzocchini, country director di Nokia Networks Italy, l’obiettivo di Nokia è duplice. Da un lato infatti si vuole contribuire alla creazione dell’ecosistema 5G europeo, dall’altro si punta a riportare l’Europa alla leadership nel mondo mobile.

Per attuare questo suo piano di ampio respiro (e non solo temporale), Nokia ha costruito una strategia che punta in modo particolare sulla Internet of Things, un mercato potenzialmente enorme che proprio da qui al 2020 dovrebbe conoscere un boom a dir poco esplosivo. Secondo lo stesso Mazzocchini “l’Internet delle Cose stimolerà ulteriormente la ricerca di efficienza nei processi industriali e sarà una sfida cruciale per l’economia Italiana ed europea, garantendo la competitività nel lungo periodo”.

Questo perché Nokia Networks prevede che tra dieci anni saranno 50 miliardi i dispositivi collegati alle reti mobili e, secondo Dario Boggio Marzet, head of Technology Nokia South Europe, sarà proprio il 5G la tecnologia abilitante grazie all’estrema larghezza di banda, alla robustezza e alla bassissima latenza.

5gnetwork

Il successore del 4G potrebbe inoltre spingere in modo definitivo i progetti governativi che puntano a portare i 100 Mbps nelle abitazioni di tutti i cittadini di qui a cinque anni. Nokia Networks ha infatti già individuato il modo di implementare la soluzione a banda larga 5G-ready in zone vicine alla fibra ma senza la connettività dell’ultimo miglio tramite fibra ottica direttamente nelle abitazioni, garantendo almeno 1 Gbps per ogni casa.

Questa soluzione sfrutterà punti radio compatibili col futuro 5G che possono essere installati su infrastrutture già esistenti come per esempio i pali della luce, con lo scopo di supportare l’ultimo tratto verso l’utente finale. “Le sperimentazioni in questo senso inizieranno nel 2016 con disponibilità commerciale nel 2017”, ha annunciato Mazzocchini.

Le future reti 5G integreranno inoltre le tecnologie radio esistenti come LTE e Wi-Fi in quello che Nokia ha definito “un sistema di sistemi” composto da un sistema radio, un nucleo flessibile e una rete di trasporto. Questi tre elementi, lavorando assieme, permetteranno di raggiungere picchi fino a 10 Gbps in modo dinamico e adattabile, fino a 100 Mbps al terminale e 1 ms di latenza per applicazioni critiche.

L’ambizioso traguardo dei 10 Gbps è raggiungibile per gradi e su questo versante Nokia Networks ha annunciato una nuova stazione base small-cell Flexi Cell capace di raggiungere oltre 1 Gbps di velocità di picco grazie all’aggregazione del segnale di 3 siti radio. Nei piani di Nokia ci sono però anche altre soluzioni per ridurre i costi di installazione e gestione di una small cell, optando ad esempio per la selezione ottimale dei siti disponibili, per un miglioramento della tecnologia plug and play e per le nuove funzioni di risparmio energetico e sincronizzazione semplificata tra le base stations.