Due aziende tedesche, entrambe produttrici di router e dispositivi Wi-Fi della fascia alta del segmento consumer e small office, hanno annunciato di recente di voler aggredire il mercato italiano delle aziende più grandi, anche di fascia enterprise.

Stiamo parlando di AVM, celebre per i suoi router Fritz!Box – tra i primi a includere funzionalità VoIP – e di Keenetic, nata nel 2017 come spin-off della fascia alta della più celebre Zyxel e che ha appena aperto una filiale italiana.

In entrambi i casi stiamo parlando di dispositivi dal costo di circa 200 euro, non paragonabili a router e access point destinati a installazioni enterprise, con centinaia di client e su vaste superfici, magari anche outdoor. Secondo le due aziende, però, ci sono casi d’uso in cui prodotti di questa fascia possono risultare competitivi nel rapporto tra prezzo e prestazioni.

In particolare, entrambe le aziende guardano al mondo dell’accoglienza, alle catene retail con molti punti vendita sparsi sul territorio, agli ISP e MSP, ma anche alla grande distribuzione o alle applicazioni edge nel mondo utilities.

Abbiamo di recente incontrato i manager italiani di entrambe ed ecco quel che ci hanno raccontato.

Keenetic: funzionalità avanzate e nessun costo nascosto

Dal quartier generale di Francoforte, Keenetic sviluppa il sistema operativo dei suoi router, ne progetta l’hardware e ne cura la distribuzione in Europa. Il software proprietario ha alcune funzionalità che risultano interessanti per gli utenti business, come la possibilità di fare VPN site-to-site, Quality of Service, DNS dinamico e firewall con Deep Packet Inspection.

Particolarmente interessante è la disponibilità del Remote Monitoring and Management, una console in cloud da cui un amministratore di rete o un MSP con molti piccoli clienti può controllare funzionalità e prestazioni di un’intera flotta di dispositivi sparsa sul territorio. Al momento la console riporta ancora in grande l’indicazione “Beta”, ma l’azienda assicura che le funzionalità sono attive da tempo in modo continuativo, con funzionalità più sperimentali che vengono continuamente aggiunte.

keenetic remote management

Il country manager italiano Marco Bartolone sottolinea che tutti i dispositivi venduti montano lo stesso software, e possono quindi funzionare sia come router che come access point in modalità Mesh. Questo, unito al fatto che non ci sono licenze aggiuntive per sbloccare alcune funzionalità (numero di accessi VPN, velocità delle porte o altro), garantisce una grande versatilità d’uso e una protezione dell’investimento, soprattutto per le aziende in crescita.

Marco Bartolone, Country Manager di Keenetic italia

Marco Bartolone, Country Manager di Keenetic italia

A determinare l’effettiva funzionalità dei diversi modelli sono solo le prestazioni dell’hardware, che l’azienda afferma essere ottimizzate grazie a una collaborazione molto stretta con Mediatek, produttrice dei chip, che consente una integrazione molto profonda tra hardware e software.

Il primo settore a cui Keenetic guarda per l’espansione è quello dei piccoli service provider locali che possono fornire ai propri clienti un router dalle funzionalità avanzate, ma al contempo con una configurazione semplificata e un hardware robusto.

“Il software fa di tutto per evitare che l’utente possa fare configurazioni errate che interrompano il collegamento, e abbiamo statistiche bassissime per quanto riguarda i resi dovuti a difetti nell’hardware. Il messaggio che vogliamo mandare è che i dispositivi Keenetic sono quelli che funzionano, e l’Isp dovrebbe sceglierli perché evitare di litigare successivamente con aggiornamenti di sistema, dispositivi che non si connettono o richieste di supporto”, afferma Bartolone.

La seconda generazione del Keenetic Titan supporta Wi-Fi 6 con mesh AX3200, CPU ARM dual core, smart switch con 1 porta 2.5 Gigabit e 5 porte 1 Gigabit.

La seconda generazione del Keenetic Titan supporta Wi-Fi 6 con mesh AX3200, CPU ARM dual core, smart switch con 1 porta 2.5 Gigabit e 5 porte 1 Gigabit.

Qualora i problemi dovessero esserci, il supporto è al momento fornito via email anche in lingua italiana da due operatori di supporto pre e post vendita più uno specialist. È in corso la traduzione in italiano della knowledge base, attualmente in inglese, che include tutorial passo-passo per tutte le operazioni.

Un supporto più avanzato e capillare per gli utenti business dovrebbe arrivare dopo il terzo trimestre, con l’apertura del programma di canale Keenpartner rivolto principalmente a system integrator e fornitori di servizi gestiti.

AVM, dalle microimprese alle aziende enterprise

Oltre ad avere conquistato un vasto seguito tra gli appassionati di tecnologia, AVM si è conquistata nei suoi vent’anni di storia una posizione anche tra le micro e piccole imprese, grazie soprattutto alla possibilità di connettere al router Fritz!Box numerazioni telefoniche VoIP e analogiche gestibili con funzionalità di centralino. Una manna per le piccole aziende. Dalla fondazione vent’anni fa a Berlino, l’azienda ha rilasciato circa 90 modelli con funzionalità avanzate, grazie alla progettazione combinata di hardware e software, e distribuito oltre 60 milioni di dispositivi in Germania e in Europa.

Luca Venturi, B2B Sales Manager di AVM Italia

Luca Venturi, B2B Sales Manager di AVM Italia

Forte di questa impronta e di una grande popolarità in patria, AVM è riuscita a piazzare i suoi dispostivi Wi-Fi anche in aziende più grandi, come alberghi, grande distribuzione e catene retail tedesche. Settori che entrano nel mirino anche sul mercato B2B italiano, cominciando con la designazione cinque mesi fa del nuovo B2B Sales Manager Luca Venturi (ex TIM, Fastweb e Vodafone).

Alcuni casi d’uso già realizzati comprendono i tre hotel marchigiani View Place di Numana, City Hotel e Metropolitan Residence di Ancona, impiegando router con funzionalità LTE come fall back della connessione principale e ripetitori mesh per distribuire connessione Wi-Fi agli ospiti.

Nella rete di autogrill Sarni i router Fritz!Box 6820 e 6850 LTE sono impiegati per il monitoraggio remoto e l’assistenza delle installazioni di pannelli solari, grazie alla connessione 3G/4G e la possibilità di fare collegamenti sicuri attraverso la VPN.

Un Fritz!Box 6820 LTE con connettività 5G installato sul campo per il monitoraggio remoto di una batteria di pannelli solari.

Un Fritz!Box 6820 LTE con connettività 5G installato sul campo per il monitoraggio remoto di una batteria di pannelli solari.

Venturi afferma che con l’arrivo di nuove soluzioni presentate al Mobile World Congress, come il FRITZ!Box 5690 Pro e il FRITZ!Box 6670 Cable, che integrano funzionalità domotiche Zigbee (il supporto allo standard Matter è in lavorazione), sarà possibile anche approcciare il mercato degli smart building e connected office.

In arrivo a fine anno anche una versione rugged del Fritz!Box 6860 5G, primo dispositivo 5G Wi-FI 6 con alimentazione PoE installabile anche all’esterno. Secondo Venutri sarà ideale per camping, stabilimenti balnerari e installazioni industriali ed Edge in spazi aperti.

FritzBox 6850 5G

“La ricchezza di funzionalità permette un approccio modulare al networking, afferma Venturi. Posso partire dall’applicazione più generale, il Wi-Fi, e poi aggiungere servizi come il controllo domotico degli accessi, l’illuminazione, le funzioni telefoniche. Questo fa dei nostri prodotti un investimento perché permette di risparmiare su altre voci di costi o far rendere di più gli attuali investimenti”.

AVM può contare su una rete di rivenditori piuttosto capillare nel segmento delle microimprese, ma intende potenziare la rete dei premium partner per arrivare a clienti più grandi, che a fronte di un impegno più forte otterranno offerte dedicate, assistenza alle vendite dedicata e programmi di formazione.

Sebbene sia possibile una completa gestione remota dei singoli router e della loro rete mesh, anche attraverso connessioni dirette VPN, manca per il momento una soluzione centralizzata per la gestione di flotte di router distribuite sul territorio.