I servizi di connettività fisica stanno per essere trasformati radicalmente nei prossimi anni. In ambito consumer, l’80% della capacità di rete è costituita dallo streaming video, un consumo concentrato principalmente la sera e dato dall’uso di Netflix e servizi simili. Con l’arrivo dei videogiochi in streaming, aumenteranno le richieste anche nella fascia diurna. Le vecchie Adsl non sono adeguate a gestire questo carico, e il cablaggio in fibra ottica ancora non ha raggiunto efficacemente la provincia, per questioni di economicità di scala ma anche di vincoli architettonici, nei borghi più antichi.

Se questo vale in linea generale, è un problema di assoluta rilevanza per l’Italia, dove la popolazione è distribuita in poche metropoli e 8.000 comuni, generalmente antichi. Non è un caso quindi che l’Italia sia uno dei più grandi mercati per Cambium Networks, azienda specializzata nella connettività wireless broadband di tipo fisso. I suoi dispositivi sono usati per esempio dal provider Eolo, che offre abbonamenti per privati e aziende non raggiunti dalla banda larga via cavo.

Martin de la Serna, Vice President Sales EMEA  di Cambium Networks

Martin de la Serna, Vice President Sales EMEA
di Cambium Networks

Con 500 dipendenti, 4000 partner di canale e clienti in 150 paesi, Cambium Network è specializzata nella creazione di dispositivi per infrastrutture di comunicazione wireless broadband di tipo punto-a-punto e punto-a-multipunto, corredate di sistemi di gestione in cloud.

Nonostante l’avvento del 5G, Martin de la Serna, Vice President Sales EMEA di Cambium Networks che abbiamo incontrato al Mobile World Congress di Barcellona, vede buone possibilità di sviluppo di tecnologie alternative e complementari, grazie all’aumento delle richieste di connettività wireless broadband dovute a nuovi tipi di infrastruttura e servizi in ambito smart city, Industrial IoT, smart agriculture ed industria estrattiva (oil and gas principalmente). “E sul fronte della connettività consumer, nel corso degli anni abbiamo migliorato i nostri prodotti per offrire centinaia di megabit al secondo (con la tecnologia a 60 GHz), specializzandoci nell’erogazione di video in modo affidabile e a costi competitivi”, afferma.

Collaborazione con Facebook per connettere città e villaggi

Tra i servizi innovativi, spicca una collaborazione con Facebook sui progetti Terragraph ed Express Wi-Fi. Il primo promette di risolvere le sfide della distribuzione della banda larga nelle città attraverso una rete wireless mesh intelligente di capacità “gigabit”. “Facebook sta per raggiungere la saturazione del suo attuale mercato: quando tutte le persone connesse saranno utenti Facebook, per crescere ancora dovrà raggiungere nuove persone – afferma de la Serna – specialmente per una nuova generazione di servizi molto esosi in termini di banda, come la realtà virtuale” (settore in cui Facebook sta investendo pesantemente, anche con l’acquisizione di Oculus, Ndr).

Terragraph1

Express Wi-Fi si rivolge invece al fronte opposto a quello delle città, cioè nei piccoli villaggi remoti di paesi in via di sviluppo, dove dispositivi Wi-Fi outdoor possono offrire connettività attraverso hotspot pubblici. Express Wi-Fi è attivo in Ghana, India, Indonesia, Kenya, Nigeria, Filippine, Sud Africa e Tanzania.

Il futuro che ci aspetta

“Come sarà il Mobile World Congress 2025?” è la domanda che ho fatto quest’anno a tutte le persone incontrate a Barcellona. Per de la Serna, la connettività ubiqua e la gestione delle informazioni personali da parte di intelligenze artificiali permettono di immaginare servizi di trasporto – magari a guida autonoma – che si presentano spontaneamente all’albergo per trasportare visitatori ed espositori direttamente all’ingresso della Fiera più vicino al luogo del primo appuntamento della mattina. Comincerà a crescere probabilmente il movimento “Off the grid”, che spinge persone a lasciare le grandi città per vivere in posti remoti, con la garanzia di una connessione broadband assicurata dalle tecnologie wireless. “Cambium ha allestito un punto di accesso al campo base sull’Everest. Alcuni pensano sia una cosa triste, ma stiamo assicurando agli scalatori un accesso a internet ad alta velocità, che non è solo una comodità ma anche un fattore di sicurezza”.