Al recente evento Atmosphere 2023 tenutosi a Las Vegas in Aprile, Aruba Networks ha fatto diversi annunci che la spingono con sempre più forza nel territorio del Network as-a-Service, con soluzioni che semplificano la gestione dell’infrastruttura, dal punto di vista tecnico ma anche da quello finanziario, grazie a intelligenza artificiale e ai modelli di utilizzo in abbonamento e sempre più integrati nell’offerta di infrastruttura as-a-service HPE Greenlake.

Network-as-a-Service: la rete come servizio

Secondo una analisi condotta da Aruba fatta su IT Manager in diversi paesi, Italia inclusa, il 44% dei leader IT, vede la rete come uno strumento essenziale per la trasformazione digitale, con il 33% afferma che la propria organizzazione ritiene che esso svolga un ruolo ancor più ampio nella trasformazione del business.

Le particolari necessità generate dalle nuove modalità di lavoro ibrido, la mutevolezza delle condizioni esterne che porta alla rapida apertura o chiusura di punti vendita, e la continua e pressante minaccia sul fronte della cybersecurity rendono però complicato riuscire a garantire ai dipendenti un’esperienza d’uso soddisfacente in modo sicuro.

Solo il 43% dei responsabili IT afferma che il proprio network consente al personale di lavorare da qualsiasi luogo e solo il 34% concorda sul fatto che il network è in grado di offrire una connettività continua.

Cresce quindi l’esigenza di dotarsi di un’infrastruttura di rete che – come il cloud – possa adattarsi alle mutevoli esigenze del business. Esigenza che Aruba intende soddisfare con il Network-as-a-Service (NaaS) integrato nell’offerta HPE Greenlake, con canone di abbonamento mensile e modello “pay as you grow”.

L’offerta NaaS è strutturata in pacchetti che comprendono tutto, dai dispositivi di rete agli accessori di montaggio, monitoraggio delle prestazioni, licenze software e sostituzione degli apparati malfunzionanti in un giorno lavorativo. Con un ulteriore vantaggio per l’ambiente: Aruba è infatti in grado di riparare, ricondizionare e riutilizzare l’85 percento dei dispositivi ritirati dai clienti, come sottolinea il Country Manager italiano Edoardo Accenti.

Per semplificare l’adozione, Aruba Networks ha predisposto diversi pacchetti preconfigurati in base a specifiche esigenze dei clienti, come wireless indoor, outdoor o remoto, connessioni cablate negli uffici o nel data center, la copertura di sedi periferiche e un nuovo pacchetto focalizzato sull’applicazione di policy di rete.

Next Generation Aruba Central

La nuova versione di Aruba Central sarà integrata alla console di HPE Greenlake e consentirà agli amministratori di gestire l’infrastruttura di rete allo stesso modo in cui oggi utilizzano Greenlake per le componenti di computing o storage.

Interfaccia grafica di Next Generation Aruba Central

l Next Generation Aruba Central. I clienti potranno in ogni caso selezionare la vecchia o nuova modalità agendo sullo switch in alto a destra.

Aruba Central integra ora modelli di intelligenza artificiale che – forti dei dati raccolti dai milioni di dispositivi collegati alle reti dei clienti – permettono di rilevare possibili disservizi prima che si manifestino, o avvisano l’amministratore di rete che una certa modifica fatta alla configurazione di rete presenta un profilo di rischio elevato, che forse non era stato considerato.

Qualora le cose andassero storte (perché prima o poi lo fanno), i clienti potranno usare la funzionalità Time Travel (per il momento solo annunciata), che permetterà di fare un roll-back della configurazione di rete fino a 7 giorni precedenti con granularità di 1 minuto, permettendo di individuare le cause degli incidenti.

La funzione Time Travel per indagare le motivazioni di un disservizio nella settimana precedente.

La funzione Time Travel per indagare le motivazioni di un disservizio nella settimana precedente.

Nuove funzionalità di machine learning e analytics sono state annunciate su tutta la gamma: wired, wireless, SD-Branch, SD-WAN e datacenter.

Arrivano nuove modalità di visualizzazione della topologia di rete, chiamate Solar System view e Solar Burst view, che nelle intenzioni di Aruba dovrebbero rendere più agevole la percezione del funzionamento della rete in modo gerarchico, semplificando l’individuazione di dispositivi e problemi specifici.

La vista Sunburst, contrapposta alla tradizionale di rappresentare una rete con una struttura da albero.

La vista Sunburst, contrapposta alla tradizionale di rappresentare una rete con una struttura da albero.

La Soluzione UXI  (User Experience Insight), che monitora le prestazioni a garanzia della qualità dell’esperienza d’uso, si arricchirà con un agente mobile per dispositivi iOS e Android che raccoglierà dati prestazionali sul campo in mobilità, in aggiunta ai sensori fissi che già vengono installati negli edifici coperti dagli apparati Aruba.

Novità sul private 5G e nei data center

Entro la fine dell’anno Aruba Networks perfezionerà l’acquisizione di Athonet, società vicentina specializzata nella connettività privata su reti 4G e 5G, allo scopo di estendere le proprie soluzioni anche a situazioni come stadi, concerti, cantieri e grandi spazi che non possono essere coperti efficacemente con il Wi-Fi.

“Si tratta di un’acquisizione a livello corporate e farà parte del portfolio di soluzioni in tutto il mondo. Lo ritengo un caso bellissimo in cui gli italiani portano la propria competenza e conoscenza in tutto il mondo”, commenta Alessandro Ercoli, Presales System Engineer Manager italia di Aruba.

Sul fronte della connettività core è invece stato annunciato lo switch CX 8100, e novità su componenti per gestire l’infrastruttura data center in modo integrato con le piattaforme cloud di altri vendor, come VMware o Microsoft.