Le aziende si sono sentite a proprio agio nel passare dal ciclo di acquisto e aggiornamento per server, storage e applicazioni a un approccio as-a-service basato sul cloud. Quindi, perché non prendere la stessa strada quando si tratta di reti? Questo è il concetto alla base del Network-as-a-Service (NaaS), che promette costi prevedibili, maggiore agilità, prestazioni migliori, scalabilità in stile cloud, integrazione tempestiva di nuove tecnologie, sicurezza a livello di provider di servizi e un elevato grado di automazione.

Il modello NaaS sta diventando un’opzione interessante per le aziende che devono affrontare sfide quali costi di capitale ricorrenti, carenza di personale e competenze e la maggiore complessità associata alla protezione dell’accesso remoto per i dipendenti e alla gestione di ambienti multi-cloud. A un livello più strategico, NaaS viene proposto come un modo per aiutare i team IT a sfruttare la rete per soddisfare le esigenze aziendali, consentire l’innovazione, supportare gli sforzi di trasformazione digitale e tenere il passo con i progressi tecnologici in aree come 5G, AI e automazione.

Mark Leary, direttore della ricerca per l’analisi delle reti presso IDC, riassume il problema che devono affrontare i dirigenti di rete in questo modo: “Con il livello di complessità della rete così elevato, la velocità con cui le aziende devono rispondere ai cambiamenti del mercato e l’ampia portata delle moderne reti, ci sono molte persone che si rendono conto di non potere più fare tutto da soli e di avere quindi bisogno di aiuto.”

Le offerte dei fornitori NaaS

Con così tanti fornitori che saltano sul carro NaaS, sta diventando chiaro che questo modello significa ormai cose diverse per diversi gruppi di provider.

Fornitori di reti tradizionali

Se siete Cisco, con una vasta base installata di apparecchiature di rete in locale, NaaS potrebbe significare incoraggiare i clienti a iniziare il loro percorso NaaS con Cisco SASE, un servizio basato su cloud che fornisce un accesso sicuro dall’edge alle risorse basate su Internet. Lungo la strada, i clienti potrebbero eventualmente passare a un modello di abbonamento per le appliance di rete quando arriverà il prossimo grande ciclo di aggiornamento. Altri fornitori di reti che stanno compiendo un deciso avvicinamento verso il modello NaaS includono Palo Alto Networks e HPE-Aruba.

Fornitori di servizi WAN basati su cloud

Se invece siete Cloudflare, NaaS potrebbe comprendere protezione DDoS, accesso remoto sicuro, firewall di rete, accelerazione del traffico e funzionalità Zero Trust. Altri fornitori in questa categoria includono Aryaka, Perimeter 81 e Akamai.

Fornitori di servizi di rete tradizionali

Se siete Verizon, NaaS potrebbe significare SD-WAN gestita, VoIP, servizi di sicurezza e un’interfaccia ad alte prestazioni con applicazioni SaaS, il tutto in esecuzione sulla rete Verizon. La buona notizia per l’IT aziendale è che decidete voi quando si tratta di capire esattamente in che modo NaaS può avvantaggiare la vostra rete e con quale tipo di fornitore collaborare, poiché la chiave del modello “as-a-service” è che potete acquistare solo ciò di cui avete bisogno e potete scalarlo in qualsiasi momento.

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In che modo NaaS è diverso dalle altre offerte as-a-service?

Secondo un InfoBrief di IDC pubblicato a marzo “la definizione fondamentale di NaaS è la fornitura di servizi di rete comprensivi di hardware e software. Le persone spesso associano il modello as-a-service alla fornitura di servizi interamente tramite cloud. Tuttavia, NaaS può presentare alcune differenze, poiché in genere le sue implementazioni richiedono hardware e software in locale per l’accesso alla rete”.

Il report di IDC aggiunge che oggi la gestione quotidiana dell’hardware e del software di rete viene solitamente eseguita dal personale IT interno dell’organizzazione. Ma un’altra opzione è un servizio completamente gestito. In questo scenario, “NaaS è un approccio olistico in cui l’installazione, l’implementazione, la manutenzione e il supporto completi sono forniti dal fornitore di rete o dall’MSP”.

Jonathan Forest di Gartner descrive NAAS in questo modo: “Le offerte NaaS sono gestite principalmente dal provider e forniscono funzionalità di rete as-a-service, che includono funzionalità self-service, utilizzo on-demand, costi operativi (OpEx) e scaling dinamico verso l’alto o verso il basso. La sua offerta può includere elementi come switch di rete, router, gateway e firewall”.

Quali sono i vantaggi del NaaS?

NaaS può offrire un’ampia gamma di vantaggi, alcuni ovvi (alleggerire la manutenzione di rete di routine in modo che il personale IT possa concentrarsi su cose più importanti) e altri meno ovvi, come non doversi preoccupare di come smaltire il vecchio hardware quando smettete di usarlo.

Alcuni vantaggi chiave del modello NaaS comprendono:

Produttività migliorata

Secondo Brandon Butler di IDC, “per i professionisti della rete, il NaaS può aumentare la produttività: l’infrastruttura di rete edge fornita come servizio con capacità di gestione avanzate consente agli operatori IT di fare affidamento su un provider NaaS affidabile per la gestione quotidiana non differenziata della rete, che consente agli operatori IT di concentrarsi su attività abilitanti per il business, migliorando al contempo le prestazioni e la sicurezza della rete”.

Aggiornamenti tecnologici

Passando a un modello NaaS, le organizzazioni sono in grado di stare al passo con gli ultimi progressi tecnologici perché il provider NaaS è in grado di fornire cicli di aggiornamento più rapidi e fornire accesso alle ultime tecnologie. Per le aziende che cercano una maggiore automazione, AIOps, realtà aumentata, 5G, ecc., NaaS può essere un’opzione interessante.

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Gestione proattiva

Con la gestione della rete tradizionale, il personale IT è impegnato nella risoluzione dei problemi. Un vantaggio promesso di NaaS è che il fornitore di servizi esegue il monitoraggio attivo della rete e utilizza tecniche avanzate come il machine learning e il rilevamento delle anomalie per anticipare e risolvere i problemi di supporto prima che si verifichino.

Prestazioni di rete migliorate

Il provider NaaS dovrebbe avere le competenze per ottimizzare le prestazioni della rete e ridurre i problemi associati ai comuni bug di rete come gli errori di configurazione. Ci sono anche vantaggi a livello di business, poiché un NaaS completamente gestito dovrebbe subire tempi di inattività inferiori.

Sicurezza migliorata

Allo stesso modo, il provider NaaS opera con una serie consolidata di best practice di sicurezza e dovrebbe avere un alto livello di esperienza interna. Ad esempio, i fornitori si assumono la responsabilità di mantenere aggiornati i propri servizi e l’hardware sottostante con le ultime patch di sicurezza.

Sostenibilità

Un vantaggio di non possedere l’attrezzatura è che non dovete preoccuparvi di smaltirla. La maggior parte delle organizzazioni riconosce l’importanza dei servizi di IT Asset Disposition (ITAD) e degli obiettivi di sostenibilità.

Distribuzioni facili

Nel caso in cui sia necessario espandere la rete per ospitare nuove unità aziendali, nuove sedi e nuovi gruppi di utenti finali, il fornitore NaaS, con la sua portata globale, può implementare rapidamente e facilmente nuovi servizi di rete.

Scalabilità

Man mano che le aziende digitalizzano più processi aziendali, aggiungono nuove applicazioni e spostano più dati da e verso l’edge, i fornitori di NaaS possono fornire capacità aggiuntiva su richiesta. E poiché NaaS semplifica anche lo scaling, le aziende possono espandere la capacità di rete per progetti a breve termine senza dover effettuare una spesa in conto capitale.

Domande da porsi sul NaaS

Prima di lanciarsi all’acquisto di una soluzione NaaS, le organizzazioni devono porsi alcune domande fondamentali visto che il modello NaaS non è per tutti. Secondo il Global Networking Trends Report 2022 di Cisco, i professionisti IT intervistati hanno avuto “reazioni contrastanti” nei confronti del NaaS. La preoccupazione principale è risultata essere la perdita di controllo sull’ambiente di rete.

Da un lato c’è un’organizzazione con personale IT qualificato e la convinzione che i team interni dovrebbero controllare lo stack di rete. Dall’altro lato troviamo l’approccio “lean IT” in cui le organizzazioni cercano modi per “consolidare il proprio IT, rivalutare le attività di routine rispetto a quelle a valore aggiunto e trovare modi per alleggerire la manutenzione dell’infrastruttura”.

Le organizzazioni che prendono in considerazione un modello NaaS devono valutare a quale campo appartengono (o a cui vogliono appartenere) e determinare se sarebbero a loro agio nel cedere il controllo o, come afferma il report di Cisco, nel passare dal pilotare un aereo a fornire indicazioni della torre di controllo . Altre preoccupazioni includono una possibile interruzione nei servizi di rete, sconvolgimenti all’interno dell’organizzazione IT e un’integrazione difficile dell’ambiente di rete legacy con l’infrastruttura del fornitore di servizi NaaS.

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CapEx vs OpEx

Il passaggio a un modello di abbonamento pay-per-use potrebbe sembrare molto conveniente a prima vista: rinunciare a quei costosi aggiornamenti hardware e software ogni tre o cinque anni a favore di un sistema flessibile che vi dà l’agilità di scalare rapidamente per soddisfare nuove esigenze aziendali.

Ma ci sono alcuni possibili ostacoli da considerare. Su questo versante Forest di Gartner scrive: “Evitate le offerte NaaS se volete mantenere il controllo della progettazione della rete o preferite suddividere le risorse oltre i normali cicli di aggiornamento”. In altre parole, se la vostra azienda è soddisfatta di acquistare e utilizzare apparecchiature legacy finché funzionano, piuttosto che aggiornarle regolarmente, il calcolo del ROI potrebbe non volgere a vostro favore.

Forest afferma inoltre che il NaaS ha più senso per le organizzazioni con modelli di consumo prevedibili, piuttosto che per le organizzazioni soggette a forti picchi di domanda che potrebbero causare addebiti enormi e imprevisti. Altre domande da considerare sono:

  • Il passaggio a un modello OpEx aiuterà l’organizzazione a superare il problema dei budget limitati?
  • Passare a un modello OpEx libererebbe risorse finanziarie per l’innovazione e gli investimenti in nuove tecnologie?
  • Dal punto di vista procedurale, sarebbe vantaggioso per l’organizzazione semplificare l’approvazione del budget passando a OpEx?

In definitiva, quando vengono conteggiati i costi totali, il modello NaaS potrebbe rivelarsi più costoso di quello che state adottando, ma flessibilità, agilità e scalabilità hanno un valore aziendale intrinseco che dovrebbe essere soppesato nei calcoli del ROI.

Considerazioni commerciali

La rete rete esiste per soddisfare le esigenze dell’azienda, quindi le organizzazioni dovrebbero chiedersi se lo status quo sta ostacolando la loro capacità di raggiungere gli obiettivi aziendali. Più specificamente:

  • Il passaggio a NaaS aiuterà a risolvere le sfide interne relative alle risorse IT e consentirà ai team IT di concentrarsi sull’innovazione?
  • NaaS aiuterà a soddisfare le esigenze aziendali e di sicurezza sempre più complesse, che potrebbero andare oltre le capacità del team interno?
  • Le best practice NaaS e l’esperienza del fornitore NaaS aiuteranno a ottimizzare l’esperienza dell’utente finale?
  • La vostra attività è relativamente statica o è in continua evoluzione ed espansione attraverso fusioni, acquisizioni, nuove linee di business, nuovi territori geografici e nuove iniziative di trasformazione digitale? E il vostro team di rete ha la capacità per affrontare tutte queste sfide?

Domande da porre ai fornitori NaaS

Prima di affidarsi a un fornitore NaaS, è importante condurre un calcolo completo del ROI e definire a quale fornitore affidarsi ponendo una serie di domande chiave.

  • In che modo la mia infrastruttura legacy sarà influenzata dal passaggio a NaaS? Potete definire i dettagli di un approccio misurato e graduale che non interrompa le operazioni quotidiane?
  • Quali sono i costi di migrazione associati al passaggio a NasS? E come faccio a considerare i costi di migrazione quando calcolo il ROI?
  • Quali rischi corro quando si tratta di vincoli con i fornitori? Con quale facilità posso cambiare fornitore NaaS?
  • Una volta che mi impegno con un fornitore NaaS, come posso essere sicuro di ricevere patch tempestive, gli ultimi aggiornamenti tecnologici e i migliori servizi?
  • Quali tipi di SLA posso stabilire per i tempi di inattività della rete o per problemi relativi alle prestazioni?
  • Il vostro servizio funzionerà se dispongo di un ambiente multi-vendor per la mia attrezzatura di rete principale?
  • Quali strumenti o servizi fornite per aiutarmi a calcolare e monitorare il ROI nel tempo?

Iniziare il cammino verso il NaaS

Quando IDC ha chiesto agli intervistati cosa li avrebbe convinti a passare a un modello NaaS, la risposta più comune è stata il passaggio a una nuova tecnologia, seguito da un’implementazione più rapida di nuove funzionalità, costi di manutenzione e supporto ridotti e la possibilità per l’IT per concentrarsi sulle attività abilitanti per il business.

Il modello as-a-service consente alle organizzazioni di iniziare con poco, fare piccoli passi e procedere al proprio ritmo. Le aziende potrebbero iniziare semplicemente sostituendo MPLS o VPN con NaaS o liberandosi dell’SD-WAN. Oppure le aziende potrebbero adottare l’altro approccio e passare a un NaaS completamente gestito ma solo per una filiale, un punto vendita o un’altra struttura autonoma, per poi scalare in tutta l’impresa.

L’ultimo aspetto da considerare è che il NaaS rimane una tecnologia nascente che sta iniziando a prendere piede nell’impresa solo da poco tempo. Tra l’altro le previsioni di Gartner per l’adozione del NaaS non sono “esplosive”: entro la fine del 2024, il NaaS on-premise sarà adottato dal 15% di tutte le imprese, rispetto a meno dell’1% nel 2021.