Nelle scorse ore Ericsson ha pubblicato una nuova edizione del suo Mobility Report, un’indagine che analizza lo stato del mercato delle telecomunicazioni mobili e fornisce previsioni su come evolverà nei prossimi anni, soprattutto per quanto riguarda l’avvento del 5G.

Il report mette subito in chiaro come il tasso di crescita del numero degli abbonati ai servizi mobili e broadband continui a mantenersi su standard molto elevati. Le percentuali parlano infatti di un + 25% su base annua per il broadband e di un +5% per la telefonia in generale. Il terzo trimestre 2015 si è inoltre chiuso con circa 3,5 miliardi di abbonati in più a servizi broadband mobili.

In mezzo a questi numeri così massicci l’LTE/4G è in costante crescita, mentre le precedenti tecnologie HSPA/WCDMA si mantengono bene o male stabili, a differenza del GSM/EDGE che invece perde quota, nonostante mantenga ancora il più alto numero di abbonati a livello globale. Il rapporto prevede che nel 2021 gli USA e l’Europa Occidentale avranno addirittura il 95% dei loro abbonati su rete LTE/5G, percentuale che invece si attesterà al 50% per tutte le altre regioni.

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Sempre nel 2021 Ericsson inoltre prevede che gli abbonamenti broadband mobili saranno 7,7 miliardi, mentre le connessioni broadband su rete fissa saranno proporzionalmente meno sebbene genereranno più traffico dati, con 150 Exabyte al mese contro i 51 delle connessioni mobile.

Numeri che non devono stupire più di tanto se si pensa che nell’ultimo anno il traffico dati mobile a livello globale è cresciuto del 65%, con previsioni da qui al 2021 che indicano un + 1100%. A farla da padrone sarà sempre di più il traffico video, che sta crescendo del 55% all’anno e che rappresenterà tra sei anni il 70% di tutto il traffico dati mobile.