Hewlett-Packard ha acquisito Aruba Network per potenziare la sua infrastruttura di reti wireless ed entrare come attore di primo piano nel mondo dei servizi mobile. HP ha offerto 24,6 dollari per azione con l’1% di sconto rispetto alla chiusura di Wall Street di venerdì scorso, mentre il valore totale dell’acquisizione è di 2.7 miliardi di dollari, che salgono a 3 miliardi tra contanti e debito.

Questa è la prima grande acquisizione da parte del colosso americano da quando lo scorso il CEO Meg Whitman aveva annunciato che l’azienda si sarebbe separata in due tronconi; da un lato prodotti enterprise, dall’altro PC e stampanti. La stessa Whitman ha dichiarato che HP è in grado di fare acquisizioni nonostante la difficile situazione finanziaria che la società sta attraversando. Ricordiamo infatti che HP ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale 2014 con un giro d’affari di 28,2 miliardi di dollari contro i 28,4 miliardi dichiarati al 31 gennaio 2013. Sotto la guida della Whitman l’utile netto della società è però salito del 16% a 1,43 miliardi di dollari partendo dai 1,23 miliardi dell’anno precedente.

Di fronte a questa acquisizione potenzialmente proficua per HP non mancano però le perplessità di alcuni analisti finanziari. Nel 2014 Aruba ha avuto un giro d’affari di 729 milioni di dollari e, anche se le stime per il 2017 prevedono un aumento fino a 1 miliardo di dollari, si tratta comunque ci cifre che rappresentano una minima percentuale del fatturato di HP. Ecco perché diversi osservatori dubitano che l’acquisizione di Aruba possa trasformarsi in un vantaggio immediato per i conti di HP, che porterà a termine l’operazione nella seconda metà di quest’anno fiscale.