Per più di dieci anni, Intel e i suoi partner lavorano alla virtualizzazione delle reti a livello globale, dal core alle RAN (radio access network), fino alla periferia delle reti (edge), in una transizione da hardware a funzione fissa a piattaforme software-defined programmabili, rendendo le reti più agili e riducendo al contempo complessità e costi. Oggi gli operatori guardano a un nuovo salto di qualità fornendo funzionalità cloud-native per l’automazione, la gestione e la risposta a un mix sempre più diversificato di dati e servizi, in modo da fornire alle organizzazioni le informazioni di cui necessitano anche nell’edge dei loro sistemi.

Al Mobile World Congress 2023 di Barcellona, Intel ha annunciato oggi una gamma di prodotti e soluzioni che guideranno questa transizione, oltre al supporto dei più importanti operatori, produttori di apparecchiature originali (OEM) e sviluppatori indipendenti di software (ISV).

Quasi tutte le installazioni vRAN sono basate su Intel

La necessità di disporre di sistemi ad alte prestazioni, scalabili, flessibili ed energeticamente efficienti sta guidando la trasformazione delle reti mobili da funzioni fisse, silicio e infrastruttura basata su hardware verso piattaforme basate su software e completamente virtualizzate su processori generici. Una sempre più rapida virtualizzazione delle RAN consente ai fornitori di servizi di comunicazione (CoSP) di soddisfare i requisiti futuri, migliorandone al contempo l’efficienza energetica e riducendo il costo totale di proprietà (TCO).

In questo scenario, e con un ampio supporto da aziende quali Advantech, Capgemini, Canonical, Dell Technologies, Ericsson, Hewlett Packard Enterprise, Red Hat, VMware, Intel ha presentato i processori Xeon di quarta generazione con Intel vRAN Boost Integrando completamente l’accelerazione vRAN nel system-on-chip (SoC) di Intel Xeon ed eliminando la necessità di una scheda di accelerazione esterna, Intel offre una capacità doppia rispetto ai processori di generazione precedente a parità di consumi e fino a un ulteriore 20% di risparmio energetico grazie all’accelerazione integrata, che va ben oltre il già eccezionale guadagno in termini di prestazioni per Watt della piattaforma Intel Xeon di quarta generazione.

Con questa combinazione di innovazione in termini di calcolo e integrazione delle funzionalità, Intel prevede che i processori Xeon Scalable di quarta generazione con Intel vRAN Boost eguaglieranno o miglioreranno le prestazioni per Watt delle migliori schede di accelerazione SoC Layer 1 oggi disponibili sul mercato, offrendo al contempo i vantaggi propri delle reti software-defined virtualizzate.

Intel 5g

Reti centrali 5G basate su software

Per assistere ulteriormente gli operatori nella modernizzazione delle loro reti, riducendo il loro costo totale di proprietà (TCO) del 5G core, i processori Intel Xeon Scalable di quarta generazione hanno raggiunto per la prima volta prestazioni di 1 Tbps per l’User Plane Function (UPF) 5G all’interno di un singolo server con due socket, dato ulteriormente verificato da Samsung. Inoltre, il nuovo software  Intel Infrastructure Power Manager per 5G Core analizza dinamicamente i consumi run time del server in funzione del traffico dati senza compromettere parametri di prestazioni quali il throughput, la latenza e la perdita di pacchetti.

Il software, in test con Casa Systems, NEC e Nokia, riduce significativamente il time-to-market per ISV e operatori semplificando l’accesso alle funzionalità principali dei processori Intel Xeon Scalable di terza e quarta generazione, tra cui telemetria dei consumi, controllo capillare dell’alimentazione e variazioni di frequenza a bassa latenza. Gli operatori possono utilizzare il software per ridurre i costi di esercizio di rete e accelerare il progresso verso i propri obiettivi di zero emissioni nette, ottenendo risparmi potenzialmente importanti e una notevole quantità di compensazione delle emissioni di CO2.

Le novità in campo edge

La massiccia crescita all’edge della rete, legata in gran parte al settore dei servizi video, definirà gran parte del panorama competitivo di questo decennio per i fornitori di servizi. Le strutture edge degli operatori danno a questi ultimi un vantaggio competitivo in questo scenario di crescita, ma è difficile prevedere quali saranno gli specifici servizi video ad avere maggiore successo.

Assieme ai partner Broadpeak, China Mobile, Cloudsky, Thundersoft e ZTE, è stata presentata la Intel Converged Edge Media Platform, che fornisce molteplici servizi video attraverso un’architettura mutlitenant condivisa e utilizza la scalabilità del cloud nativo per rispondere alle richieste in costante cambiamento.

I servizi video, come le CDN (content delivery network), il cloud gaming, la realtà mista e i rendering 3D possono essere forniti in un unico ambiente cloud native sostenuto da applicazioni con acceleratori CPU e GPU. Gli operatori non dovranno più investire in risorse dedicate per servizi che potrebbero non partire mai, ma possono iniziare da un’architettura generica e sfruttare la scalabilità del cloud nativo per modificare o ridimensionare i servizi in funzione di come cambiano le loro esigenze.

L’accelerazione scelta dai clienti

Al fianco dell’integrazione dell’accelerazione della rete già presente nei processori Intel Xeon Scalable di quarta generazione, Intel sta estendendo i propri dispositivi ASIC Agilex 7 FPGAs e eASIC N5X per il cloud, la comunicazione e le applicazioni embedded. La transizione dalle reti dai 200G ai 400G inizierà nel 2023 per i cloud service provider (CSP), con i fornitori di servizi di comunicazione (CoSP) che seguiranno nel 2024, e i dispositivi Intel Agilex 7 FPGA AGI 041 abiliteranno le soluzioni infrastrutturali di accelerazione 400G di nuova generazione. I dispositivi AGI 041 offrono il giusto equilibrio fra capacità, efficienza energetica e prestazioni per le IPU (Infrastructure Processing Unit) e le soluzioni di rete.

Infine, Intel offre l’esclusiva capacità di ottimizzare ulteriormente i costi e i consumi delle soluzioni infrastrutturali 400G attraverso gli ASIC strutturati Intel eASIC. Per i carichi di lavoro di rete, i dispositivi N5X080 sono in grado di ridurre i consumi al core fino al 60% rispetto a un FPGA, riducendo al contempo i tempi di prototipazione del 50% rispetto a un ASIC tradizionale.