Poiché la tecnologia si estende in profondità in ogni aspetto del business, la punta dell’iceberg è spesso un dispositivo sul bordo esterno della rete, che si tratti di un controller industriale connesso, un sensore di umidità del suolo, uno smartphone o una telecamera di sicurezza.

La Internet of Things sta già raccogliendo petabyte di dati, alcuni elaborati per l’analisi e altri immediatamente utilizzabili. Ed è qui che sorge un problema di architettura: è sconsigliabile connettere tutti quei dispositivi e trasmettere tutti quei dati direttamente a un cloud centralizzato o a un data center aziendale. I costi di latenza e trasferimento dati sono troppo alti.

Ecco allora che entra in gioco l’edge computing. Fornisce “l’infrastruttura di intermediazione e i servizi critici tra i data center principali e gli endpoint intelligenti”, come afferma la società di ricerca IDC. In altre parole, l’edge computing fornisce un livello vitale di elaborazione e storage fisicamente vicino agli endpoint IoT, in modo che i dispositivi di controllo possano rispondere con una bassa latenza e l’elaborazione dell’edge analytics possa ridurre la quantità di dati che devono essere trasferiti al core.

In Proving the value of analytics on the edge, il collaboratore del CIO Bob Violino offre tre casi di studio che illustrano i vantaggi dell’architettura edge. Due riguardano i trasporti: uno è incentrato sulla raccolta e l’elaborazione della telematica dalle flotte di veicoli merci per migliorare la sicurezza, mentre l’altro si concentra sulla raccolta in tempo reale dei dati sul traffico di Las Vegas per migliorare il controllo del traffico cittadino. Il terzo è un caso limite che ha addirittura un qualcosa di epico: aggiungere l’elaborazione analitica ai satelliti che acquisiscono immagini geospaziali, riducendo la quantità di dati trasferiti a terra.

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L’architettura Edge sta anche rivoluzionando una delle aree IoT originali, ovvero i dispositivi medici. L’elaborazione di dati IoT medici su larga scala è un’idea relativamente nuova, spiega Mary K. Pratt, collaboratrice di Computerworld, in The cutting edge of healthcare: How edge computing will transform medicine. Con il settore sanitario che sta affrontando una nuova ondata di dati provenienti da dispositivi indossabili, l’allocazione della potenza di elaborazione edge per elaborare quei petabyte diventerà sempre più fondamentale.

Martin Heller di InfoWorld adotta un approccio diverso in How to choose a cloud IoT platform. Tutti i principali cloud offrono piattaforme per la gestione delle risorse IoT e mettono a disposizione catalogazione, monitoraggio e aggiornamento dei dispositivi. Inoltre, forniscono “zone” edge, appliance e varie scelte cloud on-premise che possono fungere da nodi di edge computing. E, naturalmente, i grandi fornitori cloud offrono tutte le opzioni di analisi che potreste desiderare per l’elaborazione dei dati IoT.

Sfortunatamente, non si può sfuggire al fatto che più si distribuisce fisicamente il calcolo e la memoria, più si aumenta la tua superficie di attacco. Questa è una preoccupazione esaminata in Securing the edge: 4 trend to watch dal collaboratore di CSO Jaikumar Vijayan. Un’altra tendenza è ancora più ovvia e si tratta del crescente allarme sulle vulnerabilità intrinseche dei dispositivi IoT stessi, che insieme alzano la posta per la sicurezza edge. Uno sviluppo positivo identificato da Vijayan è il passaggio accelerato a SASE (Secure Access Service Edge), che integra SD-WAN e sicurezza in un’unica soluzione edge.

La sicurezza è però solo una delle preoccupazioni, visto che anche la complessità è un’antagonista di prim’ordine: ci sono infatti così tante scelte di tecnologie e fornitori che le aziende spesso si rivolgono a partner per la pianificazione e l’implementazione. L’edge computing è comunque  qualcosa di entusiasmante perché segnala un cambiamento nel modo in cui le aziende vedono il patrimonio IT: se vogliamo davvero trasformare le imprese, è necessario implementare la tecnologia appropriata in ogni angolo dell’azienda, con dati in streaming che alimentano l’ottimizzazione continua. L’edge computing fornisce una struttura proprio per questa visione.