Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha approvato nelle scorse ore l’operazione per l’integrazione tra la controllata Enel Open Fiber e Metroweb Italia. Con questa operazione Enel Open Fiber punta ad accelerare lo sviluppo del progetto di realizzazione della rete in fibra ottica ed ampliare il perimetro di cablaggio, sviluppando un’offerta commerciale che includa le più importanti città italiane

Enel Open Fiber ha aggiornato infatti il proprio piano industriale prevedendo nel periodo 2016-2021 la copertura con fibra ad altissima velocità di circa 9,5 milioni di case, con un incremento progressivo degli investimenti che passano a circa 3,7 miliardi di euro dai 2,5 miliardi del precedente piano.

“Con questa operazione compiamo un ulteriore decisivo passo avanti nella realizzazione di un’infrastruttura importante per il Paese. L’acquisizione di Metroweb consente infatti di accelerare il nostro piano per lo sviluppo della banda ultralarga, nonché di ampliare il perimetro di cablaggio per includere le più importanti città italiane e contestualmente ridurre il profilo di rischio di questa iniziativa grazie alla partnership con CDP e, auspicabilmente, F2i. Mettendo insieme le competenze di Enel Open Fiber con quelle di Metroweb, raggiungiamo l’obbiettivo di creare un’azienda con dimensioni, know-how tecnologico e capacità di realizzare il piano ambizioso che abbiamo per l’Italia” ha dichiarato a margine dell’operazione Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel.

In vista del completamento dell’acquisizione atteso entro la fine di novembre, Enel Open Fiber ha allargato il perimetro oggetto di cablaggio da 224 a 250 città situate nelle aree a successo di mercato (cluster A e B), includendo le città italiane di maggiori dimensioni. Al riguardo, si segnala che la lettera d’intenti stipulata lo scorso marzo tra Enel Open Fiber, Vodafone e Wind, finalizzata a definire una partnership strategica e commerciale per lo sviluppo della rete di telecomunicazioni a banda ultralarga sul territorio nazionale, aveva già ad oggetto 250 città.

È previsto che il cablaggio delle prime 10 città previste nel piano industriale (Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova, Palermo, Perugia e Venezia) inizi a completarsi a partire dal secondo trimestre del 2017, progredendo via via fino alla conclusione dell’ultima città nel primo trimestre del 2019.