FibreConnect, l’operatore italiano indipendente che offre in modalità Wholesale Only servizi di connettività in banda larga per le imprese nelle Aree Industriali e Artigianali (AIA) sul territorio italiano, ha reso noti i traguardi raggiunti nel proprio percorso di crescita a circa un anno dall’avvio dell’operatività.

In linea con il proprio piano industriale finalizzato alla realizzazione di reti in fibra ottica nelle aree che godono di scarsa copertura in termini di infrastrutture e servizi a banda ultra-larga avanzati, FibreConnect nel 2023 ha reso disponibile la fibra ottica a 35.056 aziende dislocate in 67 diverse Aree Industriali e Artigianali distribuite sull’intero territorio nazionale; aziende che adesso possono sfruttare appieno i vantaggi offerti da servizi come accesso al cloud o soluzioni avanzate di cybersecurity. Le aziende presenti in queste Aree possono quindi usufruire di servizi ad alta velocità con banda simmetrica e soprattutto garantita, ovvero non condivisa con gli altri utilizzatori della rete, in modo tale da rendere possibile i processi di trasformazione digitale che interessano l’intera filiera produttiva del nostro Paese.

In aggiunta alla rete di accesso nelle 67 Aree Industriali, FibreConnect ha anche attivato la dorsale di rete di lunga distanza che consiste in circa 4.000 km di fibra ottica che collega 20 PoP e i principali Internet Exchange nazionali, equipaggiata con sistemi di trasmissione ad altissima capacità.

“Come in tutti i paesi europei, anche in Italia il trend di crescita del digitale è fortemente positivo, ma c’è ancora molto da fare per colmare il gap oggi esistente tra le grandi aziende e le piccole e medie imprese in termini di accesso alla banda ultralarga. In quanto parte dell’ecosistema che sta dotando l’Italia di una rete essenziale per la nostra modernizzazione, il nostro impegno è rivolto a creare una infrastruttura abilitante allo sviluppo delle PMI in Italia” ha dichiarato Renzo Ravaglia, CEO e Co-Founder di FibreConnect.

FibreConnect Tiscali

In Italia sono circa un milione le imprese che operano all’interno delle oltre diecimila AIA e queste imprese hanno bisogno degli strumenti necessari per sbloccare il loro potenziale di innovazione. Molte di esse hanno una velocità di connessione Internet inferiore a 15 Mbit/s e portare una moderna rete FTTP (Fiber to the Premises) nelle AIA consente quindi alle piccole e medie imprese di sfruttare le più recenti soluzioni di connettività per loro fondamentali anche al fine di dare valore agli investimenti realizzati o programmati nelle direzioni dell’Industria 4.0.

Ne è convinto anche Massimiliano Fedriga, che oltre a essere il presidente del Friuli Venezia Giulia è anche presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome. All’evento Fvg Connect – L’innovazione al servizio del futuro tenutosi a Trieste, Fedriga ha sottolineato la necessità di reti veloci per rendere attrattivi i territori. “Il Friuli Venezia Giulia lavora da anni per stimolare gli investimenti esteri nella Regione. Secondo dati 2023 di Ernst & Young, è risultata la prima regione d’Italia per investimenti su startup e scaleup con un balzo in avanti del 118%”.

“La connettività è la base dello sviluppo dell’innovazione. Abbiamo qui oggi Open Fiber che ha realizzato l’infrastruttura in fibra ottica fondamentale per sviluppare il territorio re renderlo attrattivo per gli investimenti, anche stranieri. Il Friuli Venezia Giulia è ai primi posti in Italia per investimenti in innovazione e continueremo su questa strada anche perché siamo una regione strategica come via di accesso all’Europa”.