La pandemia ha indubbiamente modificato gli equilibri preesistenti nel lavoro e anche nella vita quotidiana. Alcuni trend tecnologici già avviati, in particolare le reti, hanno richiesto delle modifiche di percorso. Ovviamente anche i modelli di business sono stati modificati in maniera spesso determinante.

Le reti continueranno ad avere un ruolo fondamentale nel fornire nuove esperienze digitali a clienti, dipendenti e ospiti temporanei. Ma l’aumento della complessità, l’invecchiamento dell’hardware, una scarsa esperienza degli operatori IT e l’aumento del TCO ostacoleranno le aziende.

Una nuova mappatura, valida in qualsiasi nuovo contesto, è l’obiettivo della nuova offerta di soluzioni Aruba Network per la modernizzazione della rete: semplici, potenti, aperte e localizzate. In questo modo, anche gli aspetti finanziari resteranno sotto controllo.

Tre punti essenziali dei nuovi annunci riguardano Netconductor, Indoor GPS Self-locating APs, EdgeConnect SD/Wan fabric. Sono ancora fresche le ultime novità su GreenLake, già descritte in questo articolo di Computerworld. Con queste possibilità è semplice l’aggiornamento dei casi d’uso alle nuove necessità, quando necessario anche con l’attuazione di nuovi modelli di business.

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Distribuita e sicura, la rete Aruba Central Netconductor

Estendere il centralizzato al distribuito, facendo coesistere nel modo migliore comunicazioni nelle quali la latenza non è un problema con necessità realtime, quali le chat di lavoro, ma anche le fabbriche in IoT. Nella proposta Aruba Network questa flessibilità non si paga con altri vincoli: la sicurezza resta alta, l’approccio è open quindi non crea vendor lock-in.

Passiamo ora alle EVPN, sigla di rete privata virtuale su ethernet. Le complessità di configurazione vengono aggirate grazie alla soluzione di Aruba Networks: dei workflow predefiniti, in 5 step successivi, abilitano configurazioni complete, anche se s’installano plug-in devices.

Grazie a Edgeconnect Microbranch, inoltre, servizi e sicurezza da SD/Wan vengono estesi a qualsiasi luogo di connessione senza dover installare gateway o agenti.

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Un altro strumento utilissimo per la gestione della rete è la dynamic segmentation, che permette di adottare politiche flessibili come quelle delle connessioni wired anche a Vlan, IoT e access points. Netconductor fa un passo in avanti, permettendo di usare diversi tipi di overlay.

Indoor GPS Self-locating APs

Ed ecco un’altra novità interessante nella mappatura delle reti. La localizzazione in interni non è precisa come quella esterna. Le classiche soluzioni, compresa l’FTM ma anche il Bluetooth, possono sbagliare anche di 1-2 metri, un errore oggi non più accettabile. Alcune soluzioni sono state provate, ma non sono aperte e in genere non risolvono il problema.

La soluzione proposta da Aruba Networks è innovativa: inserire un Gps da indoor negli access points del wifi. Una vasta gamma di AP contiene ora questo nuovo hardware, preciso e completabile con FTM e/o Bluetooth.

Anche per l’indoor GPS Aruba segue le linee guida: i nuovi APS sono self locating e l’approccio complessivo, Open Locate, è aperto all’intero ecosistema, con API comuni. In realtà il sistema è compatibile non solo con il GPS ma anche con le altre reti di posizionamento, ovvero l’europeo Galileo, il cinese BeiDou e il russo Glonass, nel più ampio schema detto GNSS.

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Posando uno sguardo d’insieme, la tecnologia continua la sua evoluzione verso l’erogazione di soluzioni potenti e sicure con amministrazione sempre più semplice. Le soluzioni migliori devono essere basate su standard aperti e interoperanti: oggi abbiamo gli strumenti per migliorare efficienza e risultati senza preoccuparci del posto nel quale lavoriamo.