Se il mercato PC non se la sta passando granché bene, quello delle GPU (o schede grafiche) sta attraversando un periodo ancora più nero. A certificarlo sono gli ultimi dati forniti da Jon Peddie Research, che per il secondo trimestre dell’anno in corso ha indicato, su base annua, un -21,7% per le soluzioni desktop e un -16,9% per quelle inserite nei notebook.

Tutti i produttori si trovano di fronte a questo scenario, anche se ad aver perso la percentuale maggiore è risultata AMD con un -25,82%, seguita da Nvidia (-16,19%) e Intel, le cui soluzioni integrate hanno perso da un anno all’altro il 7,39%.

L’analisi ha preso anche in considerazione il numero medio di GPU presenti in ogni PC tra schede discrete e integrate, sceso a 1,37 con un calo del 10,82% rispetto al primo trimestre dell’anno. Inoltre solo il 27% dei PC desktop è dotato di una GPU discreta (-4,15%). Parlando invece di market share, il produttore numero uno al mondo continua a essere Nvidia, che è cresciuta del 20% su base annua e del 5% rispetto al primo trimestre 2015 occupando una quota di mercato quasi da monopolista con l’82%.

A soffrire enormemente è invece AMD, passata dal quasi 38% del secondo trimestre 2014 al 22,5% dello scorso trimestre e al 18% di oggi. A parziale compensazione di questi dati decisamente negativi, si è registrato un discreto aumento di vendite di schede grafiche di fascia alta sia da parte dei videogiocatori più “enthusiast”, sia da parte dei professionisti di imaging, grafica e video.

A parte questo aspetto positivo, le GPU discrete nella loro interezza (considerando quindi anche i modelli di fascia bassa e media) continuano a faticare. Per Nvidia il calo delle schede grafiche discrete per desktop è stato del 12.03%, mentre quello in ambito notebook addirittura del 21,6%.

Non è andata meglio per AMD, che anzi ha visto una contrazione del 33,3% nelle vendite delle sue GPU discrete per desktop e un calo del 53,5% nelle vendite di soluzioni APU per notebook. In generale le GPU discrete per desktop e notebook hanno fatto segnare nel secondo trimestre 2015 un calo del 17% su base trimestrale e del 26% su base annua.