Per mesi, il capostipite dei programmi di intelligenza artificiale per la creazione di immagini, DALL-E, è stato disponibile solo in versione beta ad accesso limitato: per poterlo usare, bisognava iscriversi a una lunga lista di attesa. Ora tutti possono provarlo e con una generosa quantità di crediti per creare la “propria” arte digitale.

Mercoledì OpenAI.com ha rimosso la lista d’attesa per l’iscrizione a DALL-E, consentendo a chiunque di partecipare, basta registrare il proprio account gratuitamente. (Il link al post sul blog ufficiale include un link per iscriversi).

Ogni iscrizione aggiunge 50 crediti al vostro account, e ogni credito genera da un singolo prompt del server OpenAI quattro immagini con risoluzione 1024×1024. Si ottengono poi 15 nuovi crediti al mese, anche se non è possibile cumulabili. OpenAI ha anche posto dei limiti al tipo di immagini che si possono generare, vietando violenza, atti sessuali (compresa la nudità), figure di politici e personaggi pubblici.

Le dimensioni delle immagini di 1024×1024 sono più grandi di quelle di altri generatori di arte artificiale e il rendering delle immagini è abbastanza rapido.

DALL-E supporta anche l’outpainting, una tecnica di AI art relativamente nuova che consente di creare variazioni su una scena all’interno di determinati background. Per esempio, se si crea un prompt che genera una scena in cui una fata e un gigante fanno un picnic su una scogliera, la propria visione di come potrebbe apparire lo sfondo potrebbe essere in contrasto con quanto generato da DALL-E. L’outpainting consente di evidenziare o cancellare il fondale con un pennello virtuale, DALL-E fornirà quindi delle variazioni della scena generata.

 

DALL-E è uno strumento valido? In certi casi sì, ma in altri troverete di meglio altrove. DALL-E è un po’ stupido, nel senso che i computer sono stupidi: privilegia le richieste esplicite e sembra prendere le istruzioni alla lettera. Se provate un prompt piuttosto generico  del tipo – “il castello del tempo” – probabilmente riceverete risultati simili a foto di castelli ordinari.

Allo stesso modo, “un’astronave entra in un portale di curvatura sullo sfondo di una stella binaria, illuminazione fantascientifica, epica e cinematografica” ha dato un risultato poco creativo. In questo caso potrebbe essere d’aiuto imparare l’arte di confezionare richieste per la IA da chi lo ha già fatto. Potete seguire gli hashtag Promptcraft su Twitter o YouTube o consultare il forum Reddit dedicato all’argomento e in cui gli utenti creano prompt dettagliati e specifici per creare risultati ottimali.

Immagine: Mark Hachman / IDG via DALL-E

Immagine: Mark Hachman / IDG via DALL-E

DALL-E sembra invece funzionare meglio con comandi semplici. “Una foto di un kraken che emerge dall’oceano sotto il Golden Gate Bridge” ha generato l’immagine che vedete in apertura di questo articolo, che è abbastanza buona. “Una ciotola di frutta robotica” ha prodotto un’immagine concettuale piuttosto bella, qui sotto. Prendete spunto dalle immagini interstiziali automatiche che DALL-E genera come prompt di elaborazione e avrete più fortuna.

Ricordiamo, tuttavia, che questo DALL-E è solo il primo esempio di generatore d’arte tramite I.A. Ad aprile, OpenAI è passata alla versione più sofisticata DALL-E 2, anch’essa attualmente limitata all’accesso in beta.

Se siete alla ricerca di composizioni più artistiche, scegliete Midjourney, che funziona con un sistema di crediti proprio come DALL-E. Per chi ha accesso a un PC o a una GPU da gaming, invece, consigliamo di provare Stable Diffusion, che consente di provare tutte le composizioni che si hanno a disposizione.

Dell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale nella progettazione e nel design parleremo in una sessione dedicata all’argomento all’interno del convegno ProgettistaPiù, che si svolgerà dal 24 al 27 gennaio. La partecipazione è gratuita, previa registrazione e sottoposta a disponibilità dei posti.