Cinque, nove, nove. No, non si tratta del prefisso di una linea erotica, bensì dell’offerta di telefonia mobile più aggressiva oggi disponibile in Italia. La propone da ieri Iliad Italia, braccio nostrano della società che già ha cambiato le regole del mercato in Francia, dove è presente con il marchio Free.

Cinque euro e novantanove centesimi, dunque, danno diritto a un mese di connessione con minuti illimitati, SMS illimitati, 30 Gb di dati e, soprattutto, nessun costo nascosto: a differenza di altri operatori, Iliad non fa pagare extra per la consultazione della segreteria, il controllo del credito residuo, il tethering e via discorrendo.

Non solo: l’offerta include chiamate illimitate verso 65 Paesi esteri, oltre naturalmente al roaming europeo che comprende minuti e SMS illimitati e 2 GB di dati al mese. Il tutto, garantito nero su bianco, è “per sempre”. Addio allo stillicidio di piccoli aumenti cui ci hanno abituati gli attuali operatori insomma.

Ah, e c’è un’ultima cosa: non ci sono vincoli di durata, e quindi si può recedere in qualsiasi momento senza pagare spese di chiusura o penali. Iliad, insomma, vuole caratterizzarsi per un approccio al cliente decisamente più trasparente e corretto di quello degli attuali operatori, che, ricordiamo, sono sotto inchiesta dall’antitrust per la presunta formazione di un “cartello”, e che negli ultimi anni hanno ricevuto multe per oltre 18 milioni di euro e oltre 120mila denunce dai consumatori.

La presentazione

I programmi del nuovo operatore sono stati presentati ieri al pubblico da Benedetto Levi, CEO ventinovenne della nuova realtà. Torinese, con esperienza da imprenditore e startupper a Londra e Parigi, Levi è laureato in ingegneria logistica e della produzione, oltre ad avere al suo attivo un master in management alla Scuola Superiore di Commercio di Parigi.

La scelta di Levi potrebbe essere un’indicazione di come Iliad conti di essere profittevole sul nostro mercato, pur partendo per ultima e con tariffe ineguagliate. L’efficienza della gestione sarà sicuramente un punto fondamentale. Già appena dopo l’annuncio, per esempio, era possibile abbonarsi al servizio mediante chioschi multimediali (i SimBox) che potranno gestire l’intero processo dalla registrazione e identificazione dell’utente, al pagamento, all’emissione della SIM.

Alcuni chioschi SimBox posti all’interno del negozio. Sono in grado di gestire autonomamente tutte le fasi dell’iscrizione, dall’identificazione del cliente (che prevede anche la registrazione di un video) alla riscossione del pagamento fino all’emissione della SIM. La stessa procedura può essere eseguita anche da Web, e la SIM arriva per posta.

Alcuni chioschi SimBox posti all’interno del negozio. Sono in grado di gestire autonomamente tutte le fasi dell’iscrizione, dall’identificazione del cliente (che prevede anche la registrazione di un video) alla riscossione del pagamento fino all’emissione della SIM. La stessa procedura può essere eseguita anche da Web, e la SIM arriva per posta.

Questi apparecchi verranno installati nei negozi di Iliad – il primo ha aperto i battenti ieri pomeriggio, nel palazzo della sede Iliad in Viale Restelli a Milano – e in futuro probabilmente anche in grandi magazzini, centri commerciali eccetera. Il servizio clienti verrà gestito tramite 4 call center, due a Taranto, uno a Roma e uno a Corsico, appena fuori Milano.

Ma vista la semplicità dell’offerta – taglia unica buona per tutti, verrebbe da dire – difficilmente gli operatori dovranno gestire chiamate “critiche” per aspetti economici e contrattuali. E la maggior parte delle richieste di informazioni potranno essere smaltite agevolmente tramite l’area clienti personalizzata del sito web www.iliad.it.

Gli unici problemi da gestire potrebbero, forse, arrivare dalla rete. Iliad ha infatti una rete propria, il cui nucleo fondante è costituito dalle antenne rimaste inutilizzate dopo la fusione fra Wind e Tre. A queste, Iliad sta aggiungendo nuove antenne proprie con l’obiettivo di arrivare a una copertura completa del territorio nei prossimi anni. Di fatto si tratta di una rete “giovane” che potrebbe avere, all’inizio, qualche problema di messa a punto. Nel frattempo, per le aree non coperte direttamente le SIM di Iliad si appoggeranno in modo del tutto trasparente alla rete Wind/Tre.

Il negozio Iliad al piano terra della sede di Viale Restelli, di fronte a Palazzo Lombardia. Mancano ancora due ore all’apertura delle 15 e già cominciano a mettersi in coda i primi clienti. Una curiosità per i veterani dell’informatica: negli anni Ottanta, il palazzo ospitava la sede dell’editore Jackson Libri.

Il negozio Iliad al piano terra della sede di Viale Restelli, di fronte a Palazzo Lombardia. Mancano ancora due ore all’apertura delle 15 e già cominciano a mettersi in coda i primi clienti. Una curiosità per i veterani dell’informatica: negli anni Ottanta, il palazzo ospitava la sede dell’editore Jackson Libri.

Il CEO ha assicurato che il servizio Internet che verrà fornito sarà di qualità 4G+, e ha confermato che la società è interessata alle imminenti aste per le frequenze delle future reti 5G. Secondo Levi, Iliad ha in programma di investire in Italia oltre un miliardo di euro nei prossimi anni, con 300 milioni già spesi, mentre il personale dovrebbe crescere dalle attuali 200 fino a oltre 1000 persone.

E dopo il 5,99?

Alla fine della presentazione, è stato chiesto a Levi da più parti quali altre offerte abbia in programma Iliad, ma la risposta è stata che al momento l’operatore è concentrato esclusivamente su questa offerta da 5,99 euro, e l’unica altra attività che inizierà a breve sarà la vendita di smartphone nell’e-commerce aziendale, tra l’altro anch’essi a prezzi estremamente concorrenziali. Levi ha anche accennato a un accordo appena firmato con Apple, ma non ha anticipato nessun dettaglio.

Interrogato sull’eventuale interesse al mercato della telefonia fissa, ha detto che non escludono in futuro di entrarci, ma al momento non ci sono piani in proposito. Così come non sono previste offerte di tipo business, dedicate alle aziende. Tuttavia, Levi ha pure affermato che l’offerta  base Iliad è acquistabile anche da utenti business. E viste le condizioni fatte dagli altri operatori alle aziende, l’ipotesi è sicuramente allettante.

Magari non da subito, perché chi con il telefono ci lavora vorrà prima assicurarsi che la copertura sia adeguata e la connessione veloce come annunciato. Ma se le promesse verranno mantenute, gli operatori incumbent dovranno rivedere dalle fondamenta sia i prezzi, sia le loro oscure politiche tariffarie, pena l’emarginazione dal mercato.

Agire in fretta

Per finire, un ultimo dettaglio: l’offerta a 5,99 euro è “per sempre” per chi la acquista, ma non sarà acquistabile per sempre: essa è riservata solo a una ristretta elite di… un milione di clienti. La tariffa definitiva per tutti quelli che non sono entrati nel gruppo degli “early adopter” verrà comunicata, ha spiegato Levi, solo dopo aver raggiunto questo primo traguardo di un milione di utenti.

Ovviamente, è probabile che la nuova tariffa sia più alta, ma il milione di “vecchi clienti” continuerà ad usufruire del servizio alla vecchia tariffa. Questo perché Iliad non vuole ripetere l’errore degli altri operatori, che trattano male i vecchi clienti privilegiando i nuovi. E se la nuova tariffa dovesse essere più bassa? Nessun problema: non essendoci vincoli temporali, il vecchio cliente potrà recedere e passare senza problemi alla tariffa inferiore, ottenendo parità di trattamento invece che essere ingiustamente discriminato per la sua fedeltà all’operatore.