Gli ISP europei in generale non rispettano le velocità di download pubblicizzate, mentre gli ISP statunitensi tendono a mantenere le loro promesse. Nonostante le promesse non mantenute, però, i servizi effettivamente consegnati sono ancora più conveniente e più veloce in Europa che negli Stati Uniti.

E’ quanto emerge da un’indagine della Commissione Europea sull’accesso a Internet in banda larga in tutta Europa e negli Stati Uniti.

In media, i fornitori europei pubblicizzano una velocità di download di 47,9 Mbps, ma quella effettiva è di 38.19 Mbps, mentre i fornitori statunitensi riescono a garantire più o meno quello che pubblicizzano, secondo lo studio.

I dati principali nascondono alcune differenze significative in termini di prestazioni tra le tecnologie utilizzate per fornire l’accesso a banda larga.

Gli operatori che utilizzano DSL, che in Europa rappresenta sette su dieci connessioni a banda larga,sono quelli che esagerano di più, fornendo solo il 63,3 per cento della velocità di download reclamizzata, contro il 92 per cento di quanto promesso dai provider americani.

Gli operatori che offrono connessioni via cavo in Europa riescono a garantire l‘86,5 per cento della velocità pubblicizzata, e gli operatori che offrono connessioni in fibra l’83 per cento, mentre i loro omologhi statunitensi raggiungono o superano le loro promesse, offrendo rispettivamente il 102 per cento e il 113 per cento.

Lo studio ha confrontato le prestazioni ISP nel 2013 e il 2014, e ha scoperto che, mentre la velocità di download sono in crescita, le velocità pubblicizzate crescono più velocemente. Solo chi utilizza le tecnologie della fibra è stato in grado di tenere il passo con i dipartimenti di marketing.

Nonostante le esagerazioni degli ISP europei, se si vuole accedere a Internet da rete fissa veloce, le cose vanno ancora meglio in Europa che negli Stati Uniti: i servizi effettivamente consegnati in Europa sono più veloci e, in molti casi, più economici.

Con una media di 8.27 Mbps, la linea DSL europea supera quella statunitense, pari a 7.67 Mbps. La velocità media in fibra in Europa è di 66.57 Mbps, rispetto ai 41.35 Mbps degli Stati Uniti. Gli operatori via cavo in Europa offrono le prestazioni migliori, con una media di 66.57 Mbps, abbondantemente davanti ai 25,48 Mbps degli Stati Uniti.

I confronti di prezzo sono stati oggetto di un secondo studio, che ha paragonato i costi con le velocità pubblicizzate.

I ricercatori che hanno condotto l’indagine hanno scoperto che i servizi disponibili più economici nella gamma 30-100 Mbps sono stati tra il 21 per cento e il 38 per cento meno costosi in Europa che negli Stati Uniti, mentre la migliore offerta di servizi che promettono più di 100 Mbps costano tra il 13 e il 34 per cento in meno in Europa che negli Stati Uniti – una differenza che, date le velocità superiori reali in Europa che negli Stati Uniti, compensa le promesse pubblicitarie esagerate.

Va sottolineato, però, il confronto tra l’Europa e alcuni Paesi asiatici: le sue offerte più vantaggiose sui migliori servizi residenziali a banda larga in Europa sono fino al 74 per cento più costosi di quelli in Giappone o in Corea del Sud.

Dal prossimo mese di aprile entrano in vigore nuove norme introdotte dalla Commissione Europea. Gli ISP europei dovranno essere più trasparenti riguardo a velocità minima, normalmente disponibile e massima che possono offrire, e rendere più facile per i clienti annullare i loro contratti se queste velocità non vengono rispettate.