Secondo IDC nel primo trimestre del 2020 il mercato complessivo dei tablet in area EMEA ha raggiunto 8,8 milioni di unità, in calo del 9,6% su base annua. L’aumento del segmento commerciale sostenuto dalla domanda di soluzioni mobili per soddisfare le esigenze del lavoro e della scuola da casa non è stato quindi sufficiente a compensare la debolezza del segmento consumer.

“La chiusura delle fabbriche in Cina dovuta al coronavirus ha portato a problemi logistici e produttivi, il che significa che non è stato possibile soddisfare un picco della domanda” ha affermato Helena Ferreira, analista di IDC Western Europe Personal Computing Devices. “Sebbene il primo trimestre dell’anno non sia generalmente caratterizzato da una forte stagionalità nell’istruzione, alcuni produttori di tablet Android come Samsung e Lenovo, così come Apple, hanno dovuto far fronte a una domanda crescente in questo segmento. Tuttavia, l’impatto dei vincoli della supply chain ha creato degli arretrati per i prossimi trimestri”.

Nell’Europa occidentale il mercato complessivo dei tablet nel primo trimestre dell’anno ha registrato risultati migliori rispetto ad altre regioni dell’EMEA, nonostante un calo del 5,7% su base annua. La regione CEMA, che comprende l’Europa centrale e orientale (CEE) e il Medio Oriente e l’Africa (MEA), è diminuita addirittura del 16,0% su base annua.

Oltre alla cannibalizzazione dovuta agli smartphone a grande schermo e oltre alla debole domanda da parte dell’utenza consumer, il mercato dei tablet è stato influenzato dai lockdown imposti nei paesi CEMA. A differenza dei laptop infatti, i tablet non sono i dispositivi di prima scelta quando di tratta di lavoro e scuola da casa.

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Samsung è rimasta il leader di mercato in EMEA, mentre Apple ha mantenuto la seconda posizione, sebbene la popolarità dei suoi dispositivi nelle economie più sviluppate abbia reso Cupertino il numero 1 in Europa Occidentale. Huawei ha mantenuto la terza posizione pur lasciando per strada quasi il 5% di spedizioni anno su anno, in seguito all’indebolimento della sua attività di telefonia sempre in area EMEA e al ban deciso dal governo USA. Lenovo, in quarta posizione con un +4,2% anno su anno, ha continuato ad aumentare la sua crescita nel settore dell’istruzione. La buona trazione dei dispositivi Surface nel settore enterprise ha spinto Microsoft tra i primi 5 con una crescita di quasi il 20%.

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Le prospettive per il mercato dei tablet nell’EMEA sono state riviste in modo significativo al ribasso nel 2020. Il mercato dovrebbe scendere dell’8,8% nel Q2 2020, con un calo del 20% su base annua previsto nel secondo semestre. Si prevede che la seconda metà del 2020 sarà influenzata dalla recessione economica, da un aumento della disoccupazione, da prezzi del petrolio deboli e instabili e da deboli valute locali, tutti fattori che si tradurranno in un periodo difficile per questa tipologia di prodotti.

Si prevede però un rimbalzo nel 2021, con la previsione che il mercato dei tablet EMEA crescerà del 3% su base annua trainato in particolare dalle più forti economie dell’Europa occidentale. “Nonostante le cupe prospettive per il 2020, questo periodo di confinamento ha messo in luce l’urgenza di accelerare la trasformazione digitale, che può avere un impatto positivo sull’adozione dei tablet nel segmento commerciale in futuro”, ha affermato Daniel Goncalves di IDC. “A breve termine per i tablet questo significherà progetti di digitalizzazione nell’istruzione in tutta la regione. La categoria dei tablet rimane infatti importante nell’istruzione primaria e le autorità locali vorranno sicuramente essere pronte ad affrontare una possibile seconda ondata della pandemia.”