Proprio oggi abbiamo riportato la notizia dell’imminente abbandono da parte di Intel del mercato smartphone e tablet tradizionali e, alla luce delle ultime stime rilasciate da IDC proprio sulle vendite dei tablet nel primo trimestre 2016, la decisione di Intel inizia ad avere sempre più senso. Quello dipinto da IDC è infatti uno scenario fosco per i tablet, che rispetto al primo trimestre del 2015 vede consegne in calo del 14,7% con 39,6 milioni di pezzi distribuiti.

È poi vero che tradizionalmente il primo trimestre dell’anno vede numeri più bassi rispetto ai tre mesi precedenti caratterizzati anche dagli acquisti natalizi, ma un segno meno così elevato è comunque indice di una forte crisi che non accenna a diminuire. L’87,6% dei tablet consegnati appartiene alla categoria tradizionale (ovvero modelli slate senza tastiera), mentre il restante 12,4% alla fascia ibrida con tastiera removibile. Si tratta di 4,9 milioni di pezzi distribuiti, mentre in tutto il 2015 il market share di questi tablet si era fermato al 3,9%.

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Una crescita di quasi il 10% anno su anno che rappresenta di fatto l’unico segno positivo e incoraggiante del trimestre, in cui tra l’altro iniziano a farsi avanti, oltre a Microsoft con la linea Surface e Apple con gli iPad Pro, anche Samsung e Huawei con i rispettivi ibridi Galaxy TabPro S e MateBook. Parlando proprio di produttori, Apple, seppur in calo del 18,8% nelle consegne, è sempre al primo posto del mercato tablet mondiale con una quota del 25,9%, seguita da Samsung (15,2%), da Amazon con la gamma Fire (5,7%), da Lenovo (5,5%) e da Huawei (5,23%).

Su tutti spicca il caso Amazon. Il colosso di Jeff Bezos infatti ha fatto segnare, anno su anno, una crescita del 5421.7% passando da 0 a 2,2 milioni di Fire, il tablet supereconomico (in Italia si parte da 59,99 euro) che ha evidentemente fatto breccia nelle preferenze di molti utenti alla ricerca di una soluzione sicuramente essenziale ma ben funzionante. Huawei cresce invece in un anno di quasi l’83%, mentre il tonfo più pesante è quello di Samsung, che in 12 mesi ha perso il 28% passando da 8,3 a 6 milioni di tablet consegnati.