Come sono andate le vendita globali di tablet nel terzo trimestre 2015? A svelarlo è un nuovo report di IDC, che testimonia un calo notevole su base annua ma anche una leggera ripresa rispetto al trimestre precedente. Se infatti i 48,7 milioni i tablet venduti in tutto il mondo da inizio luglio a fine settembre possono sembrare molti, si tratta in realtà di una cifra che fa segnare un -12,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, quando i tablet venduti erano stati 55,7 milioni.

I motivi di un simile calo sono bene o male sempre gli stessi. Da un lato l’assenza di importanti innovazioni a livello tecnologico, dall’altro il ciclo di vita più lungo di un tablet rispetto a uno smartphone, che spinge quindi a un ricambio di modello meno frequente. Ciò vale soprattutto a livello consumer, dove tra l’altro pesa anche la presenza di smartphone con display sempre più ampi che vanno quindi a cannibalizzare il settore dei tablet, penalizzando in modo particolare i modelli da 7 e 8 pollici.

Schermata-2015-10-29-alle-19.31.10

Scendendo più nel dettaglio del rapporto, si scopre che a parte Huawei con un inaspettato +147,9% su base annua e Lenovo con un ben più timido +0,9%, tutti gli altri grandi produttori di tablet hanno fatto segnare cali anche vertiginosi. Se infatti Apple, pur rimanendo primo vendor di tablet al mondo, ha venduto nel terzo trimestre 2015 9,9 milioni di iPad con un calo annuo di quasi il 20%, Asus ha fatto segnare addirittura un –43,4% e il segno negativo riguarda anche Samsung (-17,1%) e tutti gli altri produttori (-9,6%).

IDC ha chiuso il suo report prevedendo per i prossimi 18 mesi un mercato tablet in ripresa. Questo soprattutto grazie ai nuovi (e a i prossimi) modelli ibridi con tastiera staccabile che sembrano ormai l’unica via percorribile per ridare slancio a questo settore. Sicuramente in testa ci saranno l’iPad Pro di Apple e i due nuovi Surface di Microsoft (Surface Pro 4 e Surface Book), anche se il prezzo ben poco aggressivo e le dimensioni generose potrebbero anche rappresentare un ostacolo alla loro diffusione.