Sembrano passati solo pochi mesi (e invece è trascorso più di un anno e mezzo) da quando ho recensito l’iPad Air 4. All’epoca, lo avevo definito come il miglior tablet tuttofare nella gamma sempre più varia e articolata dei tablet Apple. Non ho cambiato idea dopo tutto questo tempo, ma va anche detto che oggi l’iPad Air 4 è il tablet più “vecchio” nel listino di Apple e c’è quindi molta curiosità attorno al prossimo iPad Air 5 atteso questa primavera.

All’evento di marzo Apple dovrebbe infatti presentare un nuovo iPhone SE, nuovi Mac, un iPad Air 5 e forse un ulteriore aggiornamento dell’iPad entry-level. La maggior parte degli osservatori si è concentrata su iPhone e Mac e non è stata data molta attenzione all’iPad Air di quinta generazione. Ma visto che proprio questo modello sarà la scelta migliore per tanti professionisti e studenti, è importante capire cosa ci aspetta da questo prossimo modello.

Il motivo per proporre un nuovo iPad Air è semplice. Il modello attuale con SoC A14X è un tablet fantastico. Non ha il display o le stesse prestazioni pure di un iPad Pro, ma ha un rapporto qualità-prezzo molto più conveniente. Parliamo infatti di un tablet in grado di gestire la maggior parte delle attività. La sua più grande limitazione rispetto agli iPad Pro meno potenti al momento della sua uscita riguardava la quantità di RAM: 4 GB contro 6 GB.

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L’iPad Pro odierno vanta però un chip M1, un display Liquid Retina raffinatissima e addirittura fino a 16 GB di RAM nelle versioni più costose. Ciò ha aumentato non poco il divario di prestazioni tra l’Air e il Pro (anche quello da 11”). L’Air odierno inoltre offre solo 64 GB di spazio di archiviazione nel modello base rispetto ai 128 GB del Pro. Ciò significa che mentre l’iPad Air 4 rimane un ottimo tablet, il divario con la gamma Pro si è ulteriormente ampliato nell’ultimo anno e mezzo. Ecco perché l’imminente iPad Air 5 sarà migliorato per colmare questo gap.

Ma esattamente cosa farà Apple per migliorare le cose? Gli upgrade più probabili riguardano il SoC, la RAM e il display. Possiamo inoltre aspettarci una fotocamera FaceTime migliorata con supporto Center Stage e flash True Tone, che dovrebbe essere aggiornata ai 12 megapixel come quella a bordo dei più recenti iPad mini. Le modifiche al design dovrebbero essere invece minime, con Mac Otakara che prevede un design praticamente identico al modello attuale.

Apple aggiornerà sicuramente il SoC, optando molto probabilmente per il chip A15 Bionic utilizzato nei nuovi iPad Mini, rispetto ai quali potrebbe ottenere un leggero boost a livello di frequenze oprative. I modelli cellular otterranno inoltre il supporto per il 5G e potrebbe esserci spazio anche per nuove colorazione, aspetto che però interessa poco (e lo ha sempre fatto) alla maggior parte degli utenti aziendali.

Vista poi la carenza globale di processori, penso che potremmo assistere a un aumento dei prezzi. Non sarei infatti sorpreso nel vedere un prezzo base 629 dollari (contro i 599 dollari del modello attuale), con piccoli aumenti che riguarderanno anche tutta la gamma.

Per come la vedo io, l’iPad Air 5 andrà bene per chiunque avrà bisogno di un tablet in grado di svolgere tantissime attività, ma non lo userà sempre. Parlo quindi di un utilizzo per viaggi occasionali e viaggi di affari e per ruoli lavorativi a contatto con i clienti e di assistenza sul campo. Chi invece ha bisogno di un tablet con cui lavorare in modo semipermanente o per attività impegnative come l’editing di immagini o filmati, dovrebbe acquistare un iPad Pro.