Il Galaxy Tab sarà pure lontanissimo dall’iPad quando si tratta di quota di mercato dei tablet, ma Samsung non è ancora disposta a farsi da parte. Il suo tablet più recente, il Galaxy Tab S7+ presentato nei giorni scorsi, non è solo il migliore e il più grande mai realizzato dal colosso coreano, ma è anche quello che più si avvicina a un iPad Pro. I Samsung Galaxy S sono sempre stati ottimi tablet a livello di specifiche hardware e l’S7+ non è diverso. Vanta infatti un SoC di ultima generazione come lo Snapdragon 865+, fino a 8 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione, una gigantesca batteria da 10.090 mAh e supporto al 5G (che manca ancora all’iPad Pro).

Ma ciò che conferisce all’S7 la sua designazione “plus”, oltre al prezzo di 1149 euro, non sono solo queste specifiche, ma anche lo schermo da 12,4 pollici, il più grande in un tablet Android prodotto da Samsung dai tempi del Galaxy View da 18,4 pollici. È circa due pollici più grande del Tab S6 da 10,5 pollici e offre a Samsung un vero concorrente all’iPad Pro da 12,9 pollici.

E che schermo! Per i suoi tablet Samsung ha infatti optato per pannelli OLED da anni, ma quello dell’S7+ è di gran lunga il migliore. È straordinariamente luminoso e vibrante, con una risoluzione di 2800×1752 pixel e una frequenza di aggiornamento di 120 Hz (prima volta assoluta per un tablet Samsung). La scrittura con la S Pen è fluida come se steste scrivendo su un pezzo di carta con una penna a sfera e lo stilo è più leggero rispetto all’Apple Pencil di seconda generazione. È anche incluso nella confezione anziché essere un componente aggiuntivo da 135 euro.

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Potete poi optare per la Keyboard Cover spendendo 249 euro e ve la consigliamo caldamente se avete intenzione di fare qualcosa di diverso dalla visione di film. Il Tab S7+ è un po’ ingombrante, anche se è più corto (285 x 185 x 5,7 mm contro 280,6 x 214,9 x 5,9 mm) e più leggero (575 contro 643 grammi) dell’iPad Pro da 12,9’’. La tastiera non è così robusta come la Magic Keyboard dell’iPad Pro: ho faticato un po’ infatti ad allineare il backplate magnetico in modo che la S Pen si inserisse nel suo slot, ma la Keyboard Cover rende tutto ciò che state facendo sul Tab S7 + molto più ergonomicamente fattibile.

La tastiera include una fila di “16 tasti funzione intuitivi” che porta un po’ di funzionalità da PC al Tab S7+ e include controlli di volume, luminosità e navigazione. Gli speaker AKG sono poi fantastici, la fotocamera è di tutto rispetto (soprattutto per un tablet) e la qualità costruttiva è elevatissima. Non mi dispiacerebbe una seconda porta USB-C e forse uno scanner di impronte digitali in stile Galaxy Fold integrato nel pulsante di accensione (gli scanner virtuali in-display di Samsung non sono altrettanto affidabili), ma per il resto non c’è molto che cambierei sulla scheda delle specifiche tecniche del Galaxy Tab S7+.

Il software è un’altra storia

Sebbene l’hardware sia insomma da 10 e lode, il supporto per software e app riduce notevolmente il punteggio complessivo. Gran parte di ciò non dipende da Samsung. L’interfaccia utente di Android e il supporto delle app per i tablet sono terribilmente scadenti, ma anche quando si usano le app Samsung di serie l’esperienza assicurata dal Galaxy Tab S7+ non sembra naturale come quella sull’iPad Pro. iPadOS ha sicuramente i suoi problemi, ma la One UI 2.5 sul Tab S7+ sembra un’interfaccia da smartrphone allungata piuttosto che una da tablet dedicata.

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Prendete la nuova app Note. Sebbene sia sicuramente uno dei punti salienti di One UI 2.5, l’interfaccia sembra ancora realizzata per il Note 20 verticale piuttosto che per il Tab S7+. I menu si aprono in nuove finestre anziché scendere, la barra laterale “organizzativa” è una parte permanente della schermata iniziale e le note hanno uno spazio nero sui lati che potrebbe essere utilizzato per allegati o strumenti.

Dove il Tab S7+ potrebbe distinguersi dall’iPad e da tutti gli altri tablet è DeX. È un ambiente separato accessibile solo quando è collegata la tastiera o un display esterno e trasforma il vostro tablet Android in una sorta di Chromebook. Ci sono un dock e controlli in stile PC e le finestre sono mobili e ridimensionabili, ma anche dopo diversi anni di sviluppo si tratta è ancora di “un lavoro in corso”.

L’unità che ho testato è un modello di pre-produzione e quindi alcuni difettucci che ho notato verranno probabilmente eliminati. Ma i problemi complessivi rimarranno: Android su tablet non è eccezionale e nessun livello di progettazione hardware risolverà questo limite. Il Galaxy Tab S7+ è il miglior tablet che io abbia usato a parte l’iPad Pro ed è un vero peccato che Samsung non possa semplicemente venderlo con a bordo ChromeOS.