Il mercato degli smartphone diventa più competitivo ogni anno, con i produttori che cercano di superarsi a vicenda in termini di potenza, velocità e durata della batteria. Sempre più telefoni (anche quelli di fascia media) montano inoltre processori octa-core, ma questi smartphone sono davvero migliori di quelli con processori quad-core e dual-core?

La corsa al numero di core tra AMD e Intel è cominciata nei primi anni 2000 con le versioni Athlon 64 e Intel Core 2 Duo, rispettivamente nel 2005 e nel 2006. Con il passare degli anni abbiamo visto la progressione non solo della velocità di ciascun core, ma anche della quantità di core su ciascun chip fisico. Gli ultimi processori consumer high-end per PC contengono fino a 8 core e sono ancora molto più potenti di quelli che si trovano a bordo degli smartphone.

Octa-core vs quad-core vs dual-core: processori per smartphone

Negli smartphone abbiamo visto una progressione simile, con diversi modelli che oggi integrano processori octa-core. Gli smartphone hanno insomma  raggiunto rapidamente i processori PC su questo versante, ma perché è successo così rapidamente? La risposta, in breve, è la richiesta di una migliore durata della batteria. La maggior parte degli smartphone utilizza oggi processori ARM e, anche se è relativamente facile inserire un potente processore quad-core in un telefono, la tecnologia alla base delle batterie non è in grado di alimentare quel processore (insieme al display, al modem , al GPS e ad altri componenti) per un giorno intero.

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Così ARM ha sviluppato con big.LITTLE quello che è effettivamente un doppio processore quad-core, ovvero un singolo chip con due set di quattro core in grado di condividere la stessa memoria cache. Un set di core può fornire prestazioni elevate quando richiesto (a scapito di un elevato consumo di batteria), mentre l’altro set offre un livello inferiore di prestazioni ma richiede anche molta meno energia. Di solito viene utilizzato un solo insieme di core contemporaneamente, quindi per tutti gli scopi pratici si tratta davvero di un processore quad-core.

I core a bassa potenza vengono utilizzati per la maggior parte del tempo anche per attività quali la lettura e l’invio di e-mail, la navigazione nel sistema operativo e la navigazione sul web. Ma quando è necessaria più potenza, ad esempio per i giochi intensivi o la modifica di foto o video, il chip passa dinamicamente al più veloce quartetto di core. Finora gli unici processori octa-core che abbiamo visto sono stati inseriti all’interno di smartphone Android da produttori come Qualcomm, Samsung, MediaTek e Huawei.

Per lungo tempo Apple è rimasta fedele a processori dual-core su iPhone ed è stato solo con iPhone 7 che ha compiuto il passaggio al quad-core. Ma come con i processori octa-core il chip A10 Fusion utilizza in realtà una coppia di chip dual-core: una ad alte prestazioni e una coppia ad alta efficienza energetica. L’approccio big.LITTLE non sempre significa che ci sono numeri uguali di core ad alte e basse prestazioni. Alcuni smartphone hanno ad esempio processori hexa-core, che in genere utilizzano un paio di core ad alte prestazioni e quattro core energeticamente efficienti. Esistono anche chip con otto core tutti a bassa potenza, come nel caso del Qualcomm Snapdragon 625.

Octa-core vs quad-core vs dual-core: prestazioni

Confrontate qualsiasi benchmark online e vedrete che un processore octa-core non è due volte più veloce di uno quad-core. E con quello che conoscete (anche poco) sul design dei processori, non vi aspettereste nemmeno il contrario. È lo stesso con iPhone 7, che non è affatto due volte più veloce di iPhone 6s. Il fatto che sia circa il 40% più veloce è certamente notevole, ma ciò dipende principalmente dai miglioramenti apportati alla coppia di core ad alte prestazioni, non perché ce ne sono altri due.

Ciò che è particolarmente impressionante è il modo in cui gli iPhone hanno battuto o raggiunto nei benchmark i migliori smartphone Android con spesso la metà di core. Non dimenticate che il processore principale non è responsabile delle prestazioni grafiche. In larga misura ciò dipende dalla GPU, che determina il modo in cui i giochi girano su uno smartphpone, ma anche la risoluzione del display deve essere presa in considerazione. Come potete vedere nell’immagine sottostante, la CPU è solo uno dei tanti componenti di un moderno processore per smartphone chiamato SoC: System-on-a-chip.

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Il punto principale è che un telefono con un processore octa-core non sarà necessariamente una scelta migliore per giocare. Potrebbe non essere nemmeno una scelta migliore per le app che sfruttano intensamente la CPU ed è per questo che è importante leggere le recensioni e guardare i risultati dei benchmark se questo tipo di prestazioni è importante per voi quando vi trovate a scegliere un nuovo smartphone.

Le prestazioni generali includono molti altri fattori, come la dimensione e la velocità della cache integrata, la quantità e il tipo di RAM e il software utilizzato. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante, dal momento che è necessario scrivere app per utilizzare tutti i core di elaborazione disponibili. Qui si va un po’ oltre lo scopo di questo articolo, ma vi basti sapere che Android e iOS sono ottimizzati per processori multi-core così come le app più moderne.

Octa-core vs quad-core vs dual-core: qual è il migliore?

Veniamo quindi al quesito fondamentale: è meglio comprare uno smartphone con il maggior numero di core? Non necessariamente. Abbiamo testato le prestazioni di molti smartphone e non ci sono prove che un numero maggiore di core equivalga a prestazioni migliori. Come detto sopra, i core extra sono spesso lì per efficienza e sapere semplicemente il numero di core non vi dice nulla sull’architettura della CPU e su quanti di questi core siano ad alte o basse prestazioni.

E non ha davvero senso acquistare uno smartphone basandosi sul numero di core della sua CPU, proprio come non si comprerebbe un’automobile solo per il numero di cilindri nel suo motore: c’è molto, molto di più da considerare.