Anche se volendo potete spendere più di 1000 euro per uno smartphone, in realtà non avete più bisogno di impegnare simili cifre per avere in cambio un dispositivo completo di buona qualità. Negli ultimi mesi infatti Apple e Google hanno entrambi portato sul mercato (almeno negli USA nel caso di Google) degli smartphone di fascia media che costano rispettivamente 499 e 389 euro e che offrono molte delle funzionalità solitamente riservate ai modelli premium, tra cui ricarica wireless, design a tutto schermo e una durata della batteria notevole.

Ma come con tutte le cose di Apple e Google, iPhone SE e Pixel 4a non sono uguali e, volendo vedere quanto sono diversi, sono passato dall’iPhone SE che usavo da giugno al Pixel 4a, che in Italia arriverà a inizio ottobre. Ecco quali sono state le differenze che ho avvertito maggiormente.

La velocità non è poi così importante

Il più grande punto di forza dell’iPhone SE è il suo processore, lo stesso chip A13 che si trova all’interno dell’odierno iPhone 11 Pro… e potete sicuramente avvertirne la potenza quando avviate app e multitasking. È molto più veloce dello Snapdragon 730G all’interno del Pixel 4a. Ma durante l’utilizzo di entrambi il Pixel 4a non ha dato l’impressione di essere molto più lento durante l’uso quotidiano grazie ad Android 10 e in ogni caso chi acquista questi smartphone non cerca velocità di punta.

64 GB di spazio di archiviazione non sono sufficienti

L’iPhone SE parte da 499 euro per la versione da 64GB, ma la maggior parte delle persone dovrebbe optare per il modello da 550 euro con 128 GB di spazio di archiviazione. I file di sistema e la formattazione occupano 5 GB-10 GB o più e, se si considerano foto, video e app, 64 GB possono esaurirsi molto velocemente. Il Pixel 4a viene invece fornito con 128 GB di spazio di archiviazione, il doppio del ben più costoso Pixel 4 XL. Mentre ero sempre attento a non esagerare con foto e app sul mio iPhone SE, non ho esitato a installare o scaricare qualsiasi cosa sul Pixel 4a.

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Apple non sta sfruttando a dovere Shazam

Sin dai tempi di Pixel 2, Google ha incluso una fantastica funzione Ora in riproduzione che scansiona automaticamente l’area circostante alla ricerca di musica e identifica ciò che sente. È una funzionalità fantastica che Apple potrebbe facilmente imitare e, per farlo, non dovrebbe nemmeno creare il proprio database o algoritmo come nel caso di Google. Apple infatti possiede già il servizio di identificazione dei brani Shazam e potrebbe utilizzarlo per creare una funzionalità rapida e altrettanto valida per l’iPhone. Invece, l’unica funzione per ora aggiunta a Shazam è una playlist automatica di Apple Music.

Google ha superato Apple a livello di design

Mentre l’iPhone SE è certamente uno smartphone ben costruito, non c’è modo di non accorgersi del suo design del 2016, con cornici giganti, molto spazio sprecato e un pulsante home fisico (che comunque a molti continua a piacere). Il Pixel 4a, al contrario, assomiglia molto all’iPhone 11, con un design quasi a tutto schermo, sensore di impronte digitali posteriore e angoli arrotondati sul display. Sembra migliore e più moderno dell’iPhone SE e non dà nemmeno l’idea di essere uno smartphone economico. Apple però vince con i colori, visto che purtroppo il Pixel 4a è disponibile solo in nero.

La modalità notturna è essenziale…

Google ha rivoluzionato gli scatti notturni con Night Sight su Pixel 3 e Apple ha seguito l’esempio con la sua modalità Notte su iPhone 11. Non si può negare che entrambe rappresentino un enorme passo avanti per gli smartphone in condizioni di scarsa illuminazione. Se acquistate un Pixel 4a, anche senza un processore d’immagine dedicato, Night Sight funziona quasi come sul Pixel 4 XL. Apple invece ha inspiegabilmente escluso la modalità notturna dall’iPhone SE e gli scatti ne risentono.

… e anche la ricarica wireless lo è

Quando Apple ha finalmente rilasciato un iPhone con ricarica wireless nel 2017, il mondo Android si è fatto una risatina. Dopotutto, la maggior parte degli smartphone Android di un certo livello ha goduto della comodità della ricarica wireless per anni. I caricabatterie wireless sono economici e sono un ottimo modo per assicurarsi di non rimanere mai senza batteria. Ma purtroppo, a differenza dell’iPhone SE, dovrete collegare Pixel 4a con il classico cavo per caricarlo. Ho perso il conto di quante volte l’ho posizionato senza pensarci su uno dei miei caricabatterie wireless prima di ricordare che dovevo collegarlo con il cavo.

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Tre anni di aggiornamenti non sono sufficienti

Google promette aggiornamenti di Android e di sicurezza “per almeno 3 anni da quando il dispositivo è diventato disponibile per la prima volta sul Google Store”. Ciò significa che chiunque acquisterà un Pixel 4a avrà la garanzia di ottenere Android 13 quando questo arriverà nel 2022. Apple invece non fornisce alcuna garanzia del genere perché non è necessario. Quando iOS 14 verrà infatti rilasciato alla fine di questo mese, sarà disponibile sia per i nuovi che per i vecchi utenti di iPhone SE, anche per coloro che hanno acquistato i loro smartphone nel 2016. Questo è un enorme vantaggio per Apple che Google dovrebbe eguagliare.

Gli LCD di Apple sono migliori degli OLED di Google

Non è necessario essere un purista dei pixel per vedere che gli schermi su iPhone SE e Pixel 4a sono abbastanza diversi. Innanzitutto, c’è la dimensione, che è 5 pollici per l’iPhone SE contro 5,8 pollici del Pixel 4a. Ottenete anche una risoluzione più alta su Pixel 4a (1080p contro 720p), con una maggiore densità di ppi (443 contro 326). Google utilizza un pannello OLED rispetto a quello LCD di Apple, il che significa che i neri sono più profondi sul Pixel 4a.

Nonostante tutti i vantaggi del display del Pixel, alla fine preferisco il display dell’iPhone SE. I bianchi sono più luminosi, i colori sono più ricchi e True Tone fa un lavoro fantastico nel mantenere i bianchi bilanciati. Sulla carta voglio lo schermo del Pixel 4a, ma i miei occhi preferiscono quello dell’iPhone SE.

La plastica non è poi così male

Pixel 4a è il primo smartphone con il retro in plastica che ho usato da un po’ di tempo a questa parte e ne sono rimasto colpito. Ha un bell’aspetto, non mostra le impronte digitali, non si rompe quando cade e riduce il peso di diversi grammi (143 grammi, contro i 148 grammi dell’iPhone SE). Apple non ha più prodotto uno smartphone in plastica dai tempi dell’iPhone 5c nel 2015, ma potrebbe essere il momento di tornare sui propri passi con un prossimo iPhone economico.