Gli ultimi due anni hanno visto la gestione della mobilità aziendale assumere un’importanza sempre più centrale. Poiché in molte organizzazioni stanno prendendo piede modelli di lavoro ibridi e remoti, la gestione della mobilità ha ampliato il suo significato dalla gestione dei dispositivi mobili alla gestione di tutti i dispositivi utilizzati dai dipendenti mobili, ovunque si trovino.

La gestione unificata degli endpoint (UEM) è diventata una tecnologia strategica al centro degli sforzi delle aziende per controllare questo ambiente sempre più complesso. Combinando essenzialmente gli strumenti di gestione della mobilità aziendale (EMM) con gli strumenti di gestione dei PC, le piattaforme UEM aiutano le aziende a gestire e proteggere una vasta gamma di dispositivi, inclusi smartphone, tablet, laptop e computer desktop su più sistemi operativi, il tutto da un’interfaccia unificata.

“Con il lavoro remoto e ibrido che sono ormai modelli radicati, avere una strategia e un set di strumenti per endpoint unificati basati sul cloud è la chiave per stare al passo con gli aggiornamenti e i rischi per la sicurezza” afferma Dan Wilson, direttore senior e analista della società di ricerca Gartner. “Stiamo anche assistendo a un aumento di interesse per gli strumenti UEM che gestiscono gli endpoint macOS e Linux, come parte dei continui sforzi per consolidare strumenti, team e competenze associate”.

Il mercato UEM oggi

Il mercato UEM è dominato da una decina di importanti fornitori. Non si sta assistendo all’entrata in scena di molti nuovi player, ma secondo Wilson i fornitori più piccoli che offrono prodotti e funzionalità per casi d’uso specifici stanno attirando parecchia attenzione. Tali casi d’uso includono la gestione di dispositivi di lavoro in prima linea, sensori e dispositivi intelligenti utilizzati nella logistica e nei trasporti, dispositivi per chioschi, endpoint Internet of Things (IoT), droni commerciali e dispositivi indossabili. “Questi casi d’uso non sono spesso supportati dagli strumenti UEM tradizionali”, afferma Wilson.

I pochi nuovi player entrati recentemente nel mercato UEM sono per lo più società focalizzate sulle piccole e medie imprese (PMI), afferma Andrew Hewitt, analista senior di Forrester Research. “Ci aspettiamo che il mercato si trasformi fondamentalmente in un nuovo mercato nei prossimi due o tre anni”.

Il prezzo delle piattaforme UEM rimane più o meno stabile, afferma Hewitt. “Vedo ancora regolarmente una spesa media compresa tra 1 e 10 dollari per utente al mese. Una nuova tendenza che vedo è quella di offrire prezzi specifici per i lavoratori in prima linea”. Sebbene i prezzi di listino per le piattaforme UEM non cambino, alcuni fornitori stanno diventando più aggressivi con le offerte, afferma Wilson, secondo cui negli ultimi due anni sono stati creati nuovi SKU e bundle per attirare clienti più piccoli o attenti al budget.

Tendenze emergenti per il 2022

Per l’anno in corso Forrester vede emergere alcune tendenze importanti nel mercato UEM globale. Una è l’ascesa della gestione dell’esperienza utente all’interno degli strumenti UEM. L’uso del monitoraggio dell’esperienza dell’utente finale (EUEM) diventerà infatti sempre più diffuso tra le organizzazioni.

Ciò comporta la raccolta di dati di telemetria dagli endpoint ai fini del benchmarking dell’esperienza dell’utente finale, della risoluzione dei problemi e della raccolta del feedback dei dipendenti. “Mentre le aziende continuano a cercare di migliorare l’esperienza dei dipendenti per il lavoro ibrido, queste capacità di gestione dell’esperienza diventeranno sempre più utili, soprattutto se combinate con gli strumenti interni esistenti”. 

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Un’altra tendenza osservata da Hewitt è un’accelerazione della cosiddetta gestione moderna, una strategia per gestire gli endpoint in modo unificato senza comprometterne la sicurezza. “La pandemia ha costretto molti responsabili delle decisioni IT a modernizzare le proprie strategie di gestione degli endpoint per servire meglio i lavoratori remoti. Ora stiamo assistendo a grandi mosse per supportare la gestione moderna, che i fornitori di UEM stanno rendendo sempre più semplice grazie ai nuovi strumenti di migrazione”.

Oltre a questi sviluppi, Hewitt prevede di vedere una maggiore attenzione alle capacità di gestione remota con UEM, “in particolare quando si tratta di visibilità sugli endpoint domestici e miglioramento delle patch tramite Internet. Mi aspetto anche una maggiore attenzione al miglioramento nell’automazione della distribuzione, in modo da fornire un servizio di distribuzione completamente automatizzato che includa aree precedentemente non incluse, come la configurazione del BIOS, la personalizzazione degli utenti e la distribuzione di app di terze parti”.

Wilson di Gartner indica molte delle stesse tendenze. “Prevediamo che i principali strumenti UEM continueranno a cercare di consolidare i carichi di lavoro ed espandere le funzionalità per includere gestione dell’esperienza, automazione, patch, vulnerabilità e gestione del rischio, gestione della configurazione, accesso remoto sicuro e controllo remoto”.

Sicurezza e gestione degli endpoint si uniscono

Un’altra tendenza importante che Forrester sottolinea per il 2022 è la continua convergenza della gestione degli endpoint e della sicurezza degli endpoint. Alcuni fornitori di UEM hanno acquisito fornitori di rilevamento e risposta degli endpoint (EDR) negli ultimi anni. “Oltre all’integrazione di questi strumenti, stiamo riscontrando un maggiore interesse tra i fornitori nell’offrire funzionalità combinate di gestione e sicurezza all’interno di un’unica piattaforma”, afferma Hewitt.

Ciò significa per gli acquirenti un maggiore consolidamento degli strumenti, meno agenti (strumenti software che monitorano le minacce e le vulnerabilità) sui dispositivi endpoint e una crescente necessità di migliorare la collaborazione tra le operazioni IT e i team di sicurezza. Anche Phil Hochmuth, vicepresidente del programma di mobilità aziendale presso IDC, sottolinea la tendenza all’unificazione. La tecnologia di gestione del PC assomiglierà sempre più alla gestione dei dispositivi mobili (MDM), poiché la moderna gestione degli endpoint adotta protocolli e architetture MDM per la distribuzione del software.

Intelligenza artificiale, machine learning e automazione in aumento

Gli esperti di mobilità si aspettano che l’intelligenza artificiale (AI), il machine learning e l’automazione svolgeranno ruoli sempre più importanti nelle piattaforme UEM. “L’analisi dei dati sta diventando una funzionalità sempre più popolare introdotta dai fornitori di UEM”, afferma Hochmuth. “Questa è la capacità di raccogliere dati di telemetria da endpoint gestiti e inserire tali dati in report utilizzabili e in flussi di lavoro guidati dall’automazione e dall’intelligenza artificiale”.

Poiché le funzionalità di AI e ML sono relativamente nuove, “ci vorrà tempo per dimostrare agli amministratori IT che le informazioni e i consigli ricavati da strumenti di AI/ML sono completi, accurati e affidabili”, afferma Wilson. “Ma non c’è limite a quello che si può fare per eliminare compiti ripetitivi e banali. Ci aspettiamo inoltre che il machine learning giocherà un ruolo sempre più primario nella valutazione del rischio e della vulnerabilità per guidare una migliore definizione delle priorità e un’eventuale automazione degli aggiornamenti software e delle patch”.

Oggi c’è un’enorme necessità di auto-riparazione dei dispositivi endpoint, “e l’intelligenza artificiale gioca un ruolo importante in questo riportando l’endpoint alla conformità con la sua configurazione iniziale”, afferma Hewitt. “Vediamo in primo piano anche intelligenza artificiale quando si tratta di migliorare in modo proattivo l’esperienza o prevenire problemi in grado di interrompere l’attività dei dipendenti”. Tutto ciò richiederà un coordinamento significativo e una conoscenza storica del comportamento degli utenti, afferma Hewitt, “ma è qualcosa che migliorerà notevolmente la capacità delle aziende di prevedere e risolvere i problemi prima che si verifichino”.