Dopo essere approdato inizialmente in Corea del Sud e successivamente negli USA e in Cina, Samsung Pay è sbarcato ufficialmente in Europa e il primo Paese scelto da Samsung per testare nel Vecchio Continente il proprio sistema di pagamento contactless è la Spagna. Si tratta per di più del primo servizio di pagamento mobile a vedere la luce nel Paese iberico e, per il momento, sono solo due le banche spagnole abilitate al servizio.

Si tratta di Caixabank e Imaginbank, mentre mancano ancora all’appello i due principali colossi bancari spagnoli come Santander e Bbva, ma se Samsung Pay dovesse riscuotere un buon successo, a questa striminzita lista di banche “compatibili” se ne aggiungeranno sicuramente altre.

Samsung Pay se la sta giocando a livello di utenti con Android Pay. Entrambi i sistemi infatti possono contare su circa 5 milioni di utenti sparsi per il mondo e per di più Samsung Pay è già supportato da oltre 200 banche a livello globale, oltre che dai circuiti American Express, Visa, MasterCard, China Unionpay e Alipay. Numeri comunque inferiori ai 12 milioni di utenti su base mensile stimati per Apple Pay, presente in sette Paesi tra cui USA, Cina, Australia, Singapore e Gran Bretagna (per ora l’unico mercato europeo in cui si può pagare direttamente con un iPhone).

Un mercato, quello dei sistemi di pagamento contactless, che secondo le ultime stime di Forrester Research arriverà a valere 142 miliardi di dollari nel 2019 ed è anche per questo che colossi come Apple, Google e Samsung si stanno dando da fare con le rispettive proposte. Ricordiamo che Samsung Pay non si basa solo sul NFC per poter funzionare e che tra i dispositivi abilitati al suo utilizzo spiccano smartphone Samsung come Galaxy S6 (e varianti), Galaxy Note 5, Galaxy A5, A7, A9 e Galaxy S7 e S7 Edge.