Anche se molte delle caratteristiche tecniche erano trapelate in rete già da una decina di giorni, solo poco fa LG ha presentato ufficialmente il G4, il suo nuovo smartphone Android top di gamma che ha il non facile compito di superare un ottimo telefono come il G3. Il produttore sudcoreano ha puntato soprattutto su design, display, fotocamera e autonomia, migliorando questi quattro fattori rispetto al modello precedente e proponendo uno smartphone di indubbio valore che vedremo in Italia tra la fine di maggio e l’inizio di giugno a un prezzo di 699 euro.

Se il design ricorda molto da vicino quello del G3, il G4 presenta in realtà alcune differenze come il display leggermente curvo e una cover posteriore in vera pelle, anche se si potrà acquistare il telefono con una più classica cover in plastica. Il display da 5,5’’ ha una risoluzione quadHD di 2560×1440 pixel (la più elevata oggi disponibile per uno smartphone) e una densità di 538 ppi e si avvale della tecnologia derivata dai Quantum Dots, sebbene il funzionamento non sia proprio lo stesso di quello visto per alcuni TV.

Il risultato promesso da LG è però notevole; il display è infatti in grado di coprire il 98% dello spazio colore DCI P3 e l’87% dello spazio colore Adobe RGB. Inoltre è stato migliorato il contrasto e i consumi dovrebbero essere minori e questo fatto, contando che la batteria è da 3000 mAh e che il processore Snapdragon 808 a sei core ha un occhio di riguardo proprio ai consumi, assicura teoricamente un’autonomia superiore alla media.

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Per le altre specifiche tecniche, LG ha annunciato la presenza di 3 GB di RAM (ormai immancabili per gli Android top di gamma) e di 32 GB di storage interno, anche se non manca uno slot microSD per aggiungere fino a un massimo di 128 GB. L’elemento che è cambiato di più rispetto al G3 è però il modulo fotografico posteriore da 16 Megapixel (8 Megapixel invece per la fotocamera anteriore). La novità non sta tanto nella risoluzione del sensore (che comunque ha pixel più grandi), quanto più nel nuovo stabilizzatore ottico e nell’apertura a F1.8, che assicura scatti migliori in condizioni di luce scarsa.

A livello software è stato introdotto lo scatto in RAW e non mancano diverse impostazioni manuali per i principali parametri di scatto. Citiamo infine lo spessore non proprio da record (8,9 mm), il sistema operativo Android Lollipop 5.1 e l’ampia connettività, con supporto alle reti LTE, WiFi, Bluetooth 4.0, NFC, DLNA, WiFi Direct, A-GPS con GLONASS, magnetometro, luminosità, prossimità, accelerometro e giroscopio.