È da oltre un anno che si sente parlare di Project Tango (ora solo Tango), la tecnologia sviluppata da Google per rivoluzionare l’utilizzo di un comune smartphone grazie all’impiego di particolari sensori. Ad annunciare il primo device con al suo interno questa tecnologia è stata ieri Lenovo svelando all’evento Lenovo Tech World il Phab 2 Pro, phablet che arriverà sugli scaffali a settembre in tutto il mondo al prezzo di 499 dollari (quello in euro non si conosce ancora).

Il Phab 2 Pro è innanzitutto un phablet Android top di gamma, potendo contare su SoC Snapdragon 820, su un generosissimo display IPS da 6,4’’ con risoluzione qHD e su una batteria da 4000 mAh, che secondo Lenovo assicurerà un’autonomia di 15 ore. Un phablet, che vanta anche una scocca in alluminio unibody, a forte vocazione business, con in più un comparto fotografico affidato a un modulo forntale da 8 Megapixel e a uno posteriore da 16 Megapixel RGB. A rendere unico però il Phab 2 Pro troviamo un sensore di profondità e un modulo per il motion tracking, due elementi alla base della tecnologia Tango.

https://youtu.be/pmXVMIRwuJQ

Lenovo ha mostrato tre applicazioni demo nel corso della presentazione di ieri, anche se va detto che toccherà soprattutto agli sviluppatori (e alla loro fantasia) creare applicazioni e scenari di utilizzo ideali per sfruttare Tango. La prima app mostrata, nonché la più interessante, permette alla fotocamera di calcolare la dimensione degli oggetti; se per esempio ci si avvicina allo spigolo di un mobile, l’app lo riconosce automaticamente fornendo all’utente la misura del lato del mobile. Inoltre è possibile simulare l’ingombro di un mobile o di un qualsiasi oggetto all’interno di un ambiente, in modo da capire ancor prima del suo acquisto come starebbe in quella stanza.

Più frivole (se così possiamo definirle) le altre due applicazioni. La prima permette di aggiungere in un ambiente fisico alcuni dinosauri virtuali in modo simile a quanto si farebbe con la realtà aumentata. La seconda è invece un’applicazione videoludica che permette di disporre delle classiche tesserine del domino sopra gli oggetti di un ambiente reale. Insomma, finora non si è visto nulla di travolgente, ma come già detto saranno solo il tempo e la capacità degli sviluppatori a rendere potenzialmente rivoluzionaria questa tecnologia.