Tempi duri per gli smartphone Android di fascia alta con prezzi quasi identici ad iPhone 6 e 6 Plus? A leggere gli ultimi dati di vendita relativi al Samsung Galaxy S6 e al HTC One M9 sembrerebbe proprio di si. A un mese dallo sbarco sul mercato internazionale, il nuovo top di gamma di Samsung è fermo a 10 milioni di unità consegnate e il numero di smartphone effettivamente venduti è quindi al di sotto di questa cifra. Lo scorso anno il Galaxy S5, pur essendo considerato una sorta di flop dalla stessa Samsung, aveva fatto registrare un consegnato di circa 11 milioni di pezzi.

10 milioni per uno smartphone con prezzi ufficiali che partono da 729 euro, non sono pochi, eppure il Galaxy S6 è un telefono eccellente e di gran lunga superiore al suo predecessore e Samsung, che ha investito moltissimo sia nel marketing, sia nella produzione (si pensi solo ai materiali), si aspettava certamente di più. Non è un caso che online si possa già trovare il Galaxy S6 da 32 GB a circa 500 euro o, ancora più diffusamente, a 549 o 599 euro, ovvero tra i 100 e i 150 euro in meno rispetto al prezzo di listino a poco più di un mese dall’uscita nei negozi. Il rapido calo di prezzo degli smartphone Android è cosa nota e risaputa, ma in questo caso i tempi si sono fatti ancora più celeri e tra qualche settimana non stupiamoci se l’offerta dei 499 euro sarà sempre più diffusa negli store online.

One M9, il nuovo smartphone flagship di HTC successore dell’ottimo One M8, sembra aver raccolto ancor meno interesse, con un venduto dopo il primo mese pari a 4,8 milioni di pezzi rispetto ai circa 8 milioni venduti dal One M8 nello stesso periodo dello scorso anno. Due casi esemplari di come gli smartphone Android, quando si parla di cifre superiori ai 600-700 euro, facciano sempre più fatica a convincere la grande massa dei potenziali clienti interessati a un modello top di gamma. Lo stesso è successo ad esempio con il Nexus 6 di Google, che rispetto ai modelli precedenti è stato venduto a un prezzo molto più alto e non sembra aver convinto molti dei precedenti sostenitori del “googlefonino”.

la concorrenza dei produttori cinesi (ma non solo) offre oggi modelli che hanno poco da invidiare al Galaxy S6 e al One M9

I motivi di simili dati di vendita sono essenzialmente due. Da un lato la concorrenza dei produttori cinesi (ma non solo) offre oggi modelli che hanno poco da invidiare al Galaxy S6 e al One M9 ma che sono venduti quasi alla metà del prezzo. Magari non avranno il lettore di impronte digitali, la risoluzione qHD (ma è davvero utile su uno smartphone?) o altre funzionalità avanzate che però si utilizzeranno due o tre volte all’anno, ma rimangono prodotti di assoluto rilievo che anche a livello costruttivo possono essere messi alla pari dei più blasonati modelli di Samsung e HTC.

Il secondo motivo si chiama iPhone. Mentre infatti i flagship Android faticano sempre di più a registrare le vendite di due-tre anni fa, con l’accoppiata iPhone 6-6 Plus Apple continua a mantenersi su livelli di vendita elevatissimi. Solo nei primi tre giorni dall’uscita i due modelli hanno totalizzato qualcosa come 10 milioni di pezzi venduti e nel primo trimestre del 2015 Apple ha dichiarato un distribuito di 61 milioni di smartphone. Non tutti sono iPhone 6 e 6 Plus (nel listino della mela morsicata rimangono ancora il il 5c e il 5s), ma il dato è comunque significativo di come, quando si parla di fascia alta di mercato, Apple batta a mani basse qualsiasi rivale Android.