I legislatori europei hanno votato con una maggioranza di 602 a 13 a favore di una direttiva pianificata da tempo che obbligherà i produttori di telefoni, tablet e fotocamere a utilizzare l’USB-C come standard di ricarica comune entro la fine del 2024. La notizia è stata annunciata martedì con un comunicato stampa del Parlamento Europeo.

La legge si applica anche a cuffie, auricolari, navigatori satellitari, e-reader, mouse, tastiere, console di gioco portatili e altoparlanti. E anche ai computer portatili, sebbene i produttori abbiano più tempo per implementare il cambiamento: per questa categoria, la legge non entrerà in vigore fino alla primavera del 2026.

Di questa novità si discuteva già da tempo. L’approvazione provvisoria era stata annunciata a giugno, ma il Parlamento Europeo si era espresso a favore di uno standard comune per i caricabatterie già nel 2014, con il duplice obiettivo di tutelare i consumatori europei e di ridurre sprechi e impatto ambientale per lo smaltimento.

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Vale la pena notare che tecnicamente questa legge si applica solo ai dispositivi venduti nell’Unione Europea, ma è molto improbabile che i produttori di telefoni scelgano di produrre e vendere due versioni per offrire ai propri consumatori l’opzione USB-C in Europa e, per esempio, il connettore Lightning negli Stati Uniti. Inoltre, gli stessi legislatori statunitensi stanno lavorando a un decreto analogo.

A meno che non riesca a fare pressioni per annullare la legge prima della fine del 2024, è quasi certo che anche Apple – tra i più strenui oppositori della norma – adotterà l’USB-C per iPhone e iPad entro le prossime due generazioni dei dispositivi. Le fonti riportano che l’iPhone passerà all’USB-C nel 2023 e che le custodie AirPods faranno lo stesso. L’iPad ha già iniziato il passaggio all’USB-C e manca solo un modello per passaggio completo che avverrà, probabilmente, entro quest’anno.

L’altra opzione, in particolare per l’iPhone, sarebbe che Apple saltasse completamente la fase USB-C per passasse a un design senza porte che si affida interamente alla ricarica wireless. È discutibile, tuttavia, se l’azienda sarebbe in grado di presentare un’argomentazione convincente a favore di un design di questo tipo: renderebbe più facile garantire l’impermeabilità, ma gli iPhone sono già molto resistenti all’acqua, e qualsiasi guadagno in termini di spazio interno (potenzialmente riempito da una batteria più grande o da altri componenti) sarebbe probabilmente controbilanciato nella mente dei clienti dalla perdita di quello che rimane il metodo più veloce per ricaricare e trasferire dati da e verso un telefono: il cavo.

D’altro canto, i computer portatili che necessitano di più caricatori con più 100 watt di potenza, attuale limite delle specifiche di USB-C, utilizzeranno ancora connessioni proprietarie per i loro enormi adattatori. L’USB Implementers Forum sta lavorando per ampliare questo limite e alcuni di questi portatili possono ancora caricarsi lentamente tramite USB-C. Questi sono gli unici portatili che l’Europa permetterà di vendere con caricabatterie proprietari dopo la primavera del 2026. Anche se nulla obbliga i produttori a seguire questa nuova legge a livello mondiale, la semplificazione della produzione e l’economia di scala costringeranno il resto del mondo a seguirla nella pratica, se non nella legislazione.