IDC ha rilasciato le nuove previsioni per il mercato degli smartphone riferito al 2015 e al 2019. Entro la fine di quest’anno la crescita del settore dovrebbe attestarsi attorno al 11% su base annuale. Dato apparentemente positivo ma in realtà in netto calo, visto che nel 2014 si era assistito a una crescita rispetto al 2013 del 27,6%.

Nonostante questa flessione, in molti mercati le vendite di smartphone cresceranno in maniera esponenziale rispetto al 2014, tanto che a livello globale sono previsti 1,4 miliardi di dispositivi consegnati, che diventeranno 1,9 miliardi nel 2019.

Come spiegare la flessione attesa per quest’anno? Essenzialmente la causa va attribuita alla saturazione dell’enorme mercato cinese, che per la prima volta in sei anni fa segnare una crescita inferiore a quella globale. A soffrire, in Cina, è soprattutto Android e anche a livello globale gli smartphone con il sistema operativo di Google sono in crescita per quest’anno solo del 8,5%, dato in calo rispetto al 11% del mercato mondiale degli smartphone.

Dal rapporto IDC si evincono anche altri interessanti dettagli. Apple ha guadagnato su base annuale il 23% e occupa al momento il 16,4% del mercato totale degli smartphone, mentre al primo posto rimane sempre Android con una fetta di mercato di quasi l’80% e un distribuito entro la fine dell’anno indicato in più di 1,1 miliardi di smartphone. Il settore Windows Phone è dato in crescita del 34,1% rispetto al 2014, pur rappresentando oggi solo il 3,2% del market share complessivo.

A confermare la saturazione del mercato degli smartphone vengono in aiuto proprio le previsioni relative al 2019, quando, sempre secondo IDC, la crescita globale sarà ferma al 5,1%. Sempre di segno + si tratta, ma è chiaro come la tendenza in atto al momento continuerà ancora per altri quattro anni, quando tra l’altro si vedrà un calo di Apple (che passerà al 14,2%) e una crescita di Windows Phone, che si attesterà attorno al 5,4% del mercato grazie soprattutto al fattore Windows 10, mentre la quota di Android rimarrà sostanzialmente invariata e sarà sempre vicina al 80%.