Non è una sorpresa che Apple sia orgogliosa della sua segretezza, ma un nuovo report ha rivelato una serie di progetti ancora più segreti del prossimo iPhone o del visore AR. Come rivela infatti Mark Gurman di Bloomberg, l’Exploratory Design Group (XDG) di Apple è uno dei team più top secret della Silicon Valley e il monitoraggio del glucosio tramite l’Apple Watch su cui è al lavoro è solo la punta dell’iceberg.

Paragonando il team XDG alla cosiddetta Moonshot Factory di Google, Gurman riferisce nella sua ultima newsletter Power On che il gruppo opera come una “startup” interna con uno staff di alcune centinaia di ingegneri e accademici. Secondo Gurman, il team, a cui vengono dati i fondi e il margine di manovra necessari per esplorare idee che potrebbero non avere un’applicazione immediata o non essere realizzabili, è “organizzato per gruppi di competenze piuttosto che per singoli progetti” e ha già ottenuto notevoli successi: molte delle tecnologie per le batterie e per i chip a basso consumo che ha sviluppato sono state infatti inserite nell’iPhone, nell’iPad e nel Mac.

apple 2023

Oltre al progetto di monitoraggio del glucosio, XDG sta attualmente lavorando su “tecnologie di display di nuova generazione, intelligenza artificiale e funzioni per visori AR/VR che aiutano le persone affette da patologie oculari”, sostiene Gurman. Dal report non è chiaro cosa renda questi display “di nuova generazione” (si presume che gli schermi pieghevoli facciano parte dell’equazione), ma le altre due aree sono note per essere priorità a lungo termine per Apple. Il primo visore AR/VR dell’azienda dovrebbe infatti debuttare quest’anno, mentre l’intelligenza artificiale è un’ossessione per l’industria nel suo complesso che Apple sta affrontando a modo suo. Gurman afferma inoltre che il lavoro del team è così segreto che “le persone che lavorano a un progetto all’interno dell’XDG non possono comunicare il loro lavoro con altri membri dell’XDG che sono assegnati a progetti diversi”.

Spesso si sostiene che Apple sia un’azienda che si muove lentamente, istituzionalmente cauta e riluttante a entrare in nuovi mercati. In un certo senso questo è vero e l’azienda ha molto da perdere se salta incautamente sul carro sbagliato. Ma dispone anche di grandi risorse e per ogni mercato a cui Apple sceglie di puntare, ce ne sono decine di altri che ha valutato attentamente e scartato per mancanza di valore o praticità. Allo stesso modo, non tutto ciò su cui il team XDG lavora darà i suoi frutti in un prodotto fatto, finito e distribuito sul mercato, ma è sempre positivo avere un gruppo all’interno di un colosso come Apple che ha la libertà di sperimentare senza pressioni commerciali.