L’app Verifica C-19, utilizzata per verificare la validità del Green Pass (Certificazione verde Covid-19) sarà ulteriormente aggiornata per permettere alle scuole di consentire la partecipazione degli studenti alle lezioni durante il regime di auto-sorveglianza, sanando finalmente una situazione che ha messo dirigenti e personale scolastico in difficoltà davanti a interpretazioni e pronunciamenti contrastanti, anche da parte di diversi organi dello stato.

Se da un lato le norme emanate dal Governo imponevano alle scuole di ammettere a scuola solo alunni con attestato di guarigione o certificato di vaccinazione con indicazione di seconda dose o booster ricevute da meno di 120 giorni, dati non rilevabili dalla semplice verifica del Green Pass, dall’altro l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ammoniva che le scuole non possono raccogliere e conservare informazioni di carattere medico-sanitario sugli alunni.

Ogni mattina, quindi, è necessario controllare manualmente e individualmente la validità dei certificati vaccinali o di guarigione, dilatando ulteriormente i tempi di accesso alla scuola, già allungati per via dei turni necessari a mantenere il distanziamento.

Con una circolare contenente le prime indicazioni operative per le Istituzioni scolastiche statali e paritarie per l’applicazione delle novità introdotte dagli articoli 19 e 30 del decreto legislativo 27 gennaio 2022, il Ministero dell’Istruzione ha specificato che l’app Verifica C-19 metterà presto a disposizione nuove funzionalità di verifica che, con la sola lettura del QR Code del Green Pass permetteranno di verificare che gli alunni siano in possesso delle condizioni sanitarie per applicare il regime di auto sorveglianza, senza bisogno di acquisire ulteriore documentazione medica.

La circolare precisa che la verifica dei requisiti dovrà essere effettuata nel rispetto del GDPR, in particolare utilizzando i soli dati indispensabili a dimostrare di poter frequentare o essere riammessi in classe, evitando qualsiasi attività di raccolta, archiviazione, conservazione, divulgazione e pubblicazione e pubblicazione di un’adeguata informativa per le famiglie ai sensi dell’art 14 del GDPR.