La Guardia di Finanza ha condotto una vasta operazione di perquisizioni e sequestri di tablet e smartphone Samsung in almeno 26 negozi e centri commerciali del vicentino. Le perquisizioni sono avvenute nel corso dell’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore di Vicenza Hans Roderich Blattner sulla presunta violazione di un brevetto software registrato a livello europeo dall’azienda italiana Edico Srl.

Il brevetto descrive un metodo per segnalare la possibile pericolosità per l’udito di un dispositivo elettronico, modificando il colore della barra che indica il volume quando si superano i livelli critici durante l’utilizzo di cuffie o auricolari. Un metodo apparentemente simile è impiegato anche da Apple sui dispositivi iOS.

Stando alle informazioni sul suo sito web, Edico non svolge attività di sviluppo in proprio, ma monitora le tendenze dell’innovazione tecnologica promuove la ricerca e lo sviluppo attuati in laboratori di ricerca convenzionati. Successivamente, si occupa di proteggere e valorizzare i risultati, registrando i brevetti ed esigendo pagamenti per l’uso dei diritti di Proprietà Industriale e Intellettuale. Tra i suoi brevetti più diffusi c’è un metodo per la ricerca e l’organizzazione dei canali televisivi impiegato dai sintonizzatori di tv e decoder di numerosi marchi.

Edico ha stimato in almeno 60 milioni di euro a livello europeo, e a 10 milioni per il mercato italiano, il valore legato l’utilizzo del proprio brevetto da parte di Samsung.

In una nota alla stampa, Samsung Italia ha confermato che sono stati effettuati sequestri di smartphones e tablet del proprio brand presso alcuni punti vendita della provincia di Vicenza, eseguiti su iniziativa di “tale Edico s.r.l. (società che non svolge alcuna attività produttiva o distributiva nel settore) sulla base di una asserita violazione di un suo brevetto”.

L’azienda ha inoltre comunicato che si rivolgerà alle autorità civili e penali per ottenere la revoca dei provvedimenti e il ristoro dei danni patrimoniali e di immagine.